HashKey Group, proprietario del principale crypto exchange autorizzato a Hong Kong, avrebbe presentato domanda per una Initial Public Offering (IPO) nella città.
Secondo un articolo pubblicato venerdì da Bloomberg che cita fonti anonime informate sulla questione, HashKey Group potrebbe puntare a quotarsi a Hong Kong quest'anno. L'IPO potrebbe raccogliere fino a 500 milioni di dollari, secondo le fonti citate nell'articolo.
HashKey è il principale crypto exchange di Hong Kong con un volume giornaliero di quasi 117 milioni di dollari al momento della stesura di questo articolo, secondo i dati di CoinGecko. La popolarità dell'exchange lo ha reso anche un bersaglio per i truffatori.
Stando a quanto riportato a gennaio, la Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha segnalato 33 siti web sospetti che si spacciavano per HashKey, una delle piattaforme di crypto trading autorizzate della città, arrivando a un totale di 45 siti identificati come falsi. HashKey ha confermato di non avere alcun legame con nessuno di questi siti web.
Hashkey non ha risposto alla richiesta di commento di Cointelegraph prima della pubblicazione.
Hong Kong, un crypto hub in ascesa
Ad agosto Hong Kong ha inasprito la supervisione sulle crypto con nuove norme di custodia che vietano gli smart contract nei cold wallet e impongono standard di sicurezza più rigorosi, seguite pochi giorni dopo da un avvertimento della SFC secondo cui il nuovo quadro normativo sulle stablecoin alimentava i rischi di frode. A settembre, il direttore di DBS Hong Kong ha affermato che le norme sulle stablecoin della città avrebbero sostanzialmente bloccato il trading di derivati on-chain.
All'inizio di settembre, i media locali hanno riferito che i regolatori cinesi si stavano preparando a impedire alle imprese statali e alle banche della Cina continentale di perseguire iniziative relative alle stablecoin e alle criptovalute a Hong Kong; tuttavia, la notizia è stata successivamente rimossa.
HashKey è molto più di un semplice exchange
A settembre, HashKey ha lanciato un fondo Digital Asset Treasury da 500 milioni di dollari, con il suo CEO che ha sostenuto come le tesorerie crypto disciplinate “sopravvivranno a qualsiasi mercato”. Ad aprile, Hong Kong ha autorizzato HashKey a offrire servizi di staking, con l’obiettivo di consentire lo staking di Ether (ETH) per gli ETF spot.
A metà febbraio, la compagnia ha raccolto 30 milioni di dollari dalla società di venture capital cinese Gaorong Ventures a fronte di una valutazione da 1,5 miliardi di dollari. Questo risultato ha fatto seguito al raggiungimento dello status di “unicorno” da parte di HashKey a metà gennaio, quando ha superato la valutazione di 1 miliardo di dollari dopo aver raccolto quasi 100 milioni in un round di finanziamento a fronte di una valutazione pre-money di oltre 1,2 miliardi di dollari.