Tra il 20 e il 21 novembre, Bitcoin (BTC) ha subito una flessione del 7,3%, testando il supporto di 15.500$. Anche se la correzione sembra piccola, il movimento ha causato liquidazioni per 230 milioni di dollari in contratti futures. Di conseguenza, i tori che utilizzano la leva finanziaria arrivano impreparati alla scadenza delle opzioni mensili da 1,14 miliardi di dollari del 25 novembre.

Il sentimento degli investitori di Bitcoin è peggiorato dopo che Genesis Trading, appartenente al conglomerato Digital Currency Group (DCG), il 16 novembre ha interrotto i pagamenti del suo comparto di crypto lending. Inoltre, DCG possiede Grayscale, società di gestione fondi, responsabile del più grande strumento di investimento istituzionale in Bitcoin, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC).

Anche Core Scientific ha espresso "dubbi sostanziali" sul proseguimento delle sue attività nei prossimi 12 mesi a causa dell'incertezza finanziaria. Nella relazione trimestrale depositata il 22 novembre presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, l'azienda ha riportato una perdita netta di 434,8 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2022.

Nel frattempo, il 22 novembre Letitia James, procuratore generale di New York, ha inviato una lettera ai membri del Congresso degli Stati Uniti raccomandando di vietare l'acquisto di criptovalute utilizzando i fondi degli IRA e dei piani a contribuzione definita come quelli 401(k) e 457.

Nonostante gli sforzi dei tori, dall'11 novembre Bitcoin non è stato in grado di registrare una chiusura giornaliera sopra i 17.000 $. Questo movimento spiega perché la scadenza del 25 novembre di 1,14 miliardi di dollari in opzioni mensili sul Bitcoin potrebbe avvantaggiare gli orsi nonostante il rally del 6% dal minimo di 15.500$.

La maggior parte delle scommesse rialziste sono al di sopra dei 18.000$

Il 5 novembre, la brusca correzione del 27,4% registrata dal Bitcoin a seguito della mancata rottura della resistenza a 21.500$, ha sorpreso i tori poiché solo il 17% delle opzioni call (acquisto) per la scadenza mensile sono state piazzate al di sotto dei 18.000$. Pertanto, gli orsi sono meglio posizionati anche se hanno effettuato meno scommesse.

Interesse aperto aggregato delle opzioni su Bitcoin per il 25 novembre. Fonte: CoinGlass

Uno sguardo più ampio che si basa sul rapporto call-to-put, pari a 1,14, mostra un maggior numero di scommesse rialziste, in quanto l'open interest delle opzioni call (acquisto) è pari a 610 milioni di dollari contro i 530 milioni di opzioni put (vendita). Tuttavia, dato che a novembre Bitcoin è sceso del 20%, la maggior parte delle scommesse rialziste probabilmente saranno inutili.

Ad esempio, se il prezzo del Bitcoin rimane al di sotto dei 17.000 $ alle 8:00 UTC del 25 novembre, saranno disponibili solo 53 milioni di dollari di opzioni call (acquisto). Questa differenza si verifica perché il diritto di acquistare Bitcoin al di sopra di 17.000 $ non ha alcun valore se alla scadenza il prezzo viene scambiato al di sotto di tale livello.

Gli Orsi potrebbero realizzare un profitto di 245 milioni di dollari

Di seguito sono riportati i quattro scenari più probabili in base all'attuale price action. Il numero di opzioni disponibili il 25 novembre per gli strumenti call (toro) e put (orso) varia a seconda del prezzo di scadenza. Lo sbilanciamento a favore di ciascuna parte costituisce il profitto teorico:

  • Tra 15.000 e 16.000 $: 200 call contro 16.000 put. Il risultato netto favorisce gli orsi per 245 milioni di dollari.
  • Tra 16.000 e 17.000 $: 3.200 call contro 11.900 put. Il risultato netto favorisce gli orsi per 145 milioni di dollari.
  • Tra 17.000 e 18.000 $: 5.600 call contro 8.800 put. Gli orsi mantengono il controllo, con un profitto di 55 milioni di dollari.
  • Tra i 18.000 e i 18.500 $: 9.100 call contro 6.500 put. Il risultato netto favorisce i tori per 50 milioni di dollari.

Questa stima approssimativa considera le opzioni call utilizzate nelle operazioni rialziste e le opzioni put esclusivamente nelle operazioni neutrali o ribassiste. Tuttavia, questa semplificazione eccessiva non tiene conto di strategie di investimento più complesse.

Il 25 novembre, i tori del Bitcoin devono spingere il prezzo oltre i 18.000 $ per ribaltare le carte in tavola ed evitare una potenziale perdita di 245 milioni di dollari. Tuttavia, i rialzisti del Bitcoin hanno recentemente liquidato posizioni long sui futures con leva per un valore di 230 milioni di dollari, quindi sono meno propensi a spingere il prezzo verso l'alto nel breve termine. Detto questo, lo scenario più probabile per il 15 novembre è quello di una fascia compresa tra i 15.000 e i 17.000 $, che rappresenta una discreta vittoria per gli orsi.

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