Hivearium è un nuovo progetto NFT nato da un'idea dell'artista italiano Roberto Giavarini, che mira ad unire musica, filosofia e metaverso all'interno di un unico ecosistema. Roberto è principalmente un pittore, che da oltre trent'anni crea opere d'arte utilizzando sia tecniche tradizionali che metodi sperimentali da egli stesso ideati. Ma è anche pianista, compositore e scrittore, nonché studioso delle implicazioni filosofiche di come lo sviluppo tecnologico e l'arte siano strettamente legati l'uno all'altro.

Nel 2021, Giavarini ha formato il gruppo di lavoro Hivearium Cryptoart – di cui è il direttore artistico – costituito da musicisti, 3D designer e sviluppatori, nonché esperti di blockchain, criptovalute e sicurezza informatica.

Il concetto alla base del progetto era creare innanzitutto un'opera d'arte fisica, intitolata "HIVE MIND MOTHER", dipinta su legno utilizzando tecniche sia antiche che contemporanee. Questo pezzo è stato quindi digitalizzato in un modello 3D: questo modello è servito poi come base per centinaia di variazioni del pezzo originale.

Attorno a questo concetto è stato anche sviluppato un metaverso, chiamato Hivemind. Il modello 3D del pezzo fisico è stato posizionato al centro, e si congiunge a tutte le sue varianti tramite collegamenti sinaptici. Queste immagini sono a loro volta collegate ad altre opere d'arte come musica, sculture digitali 3D, video, ologrammi e codice di software. Ogni singola opera è certificata sulla blockchain tramite NFT.

Lo scopo di Hivearium è mostrare come l'arte tradizionale possa fondersi con il mondo digitale, e grazie ad esso rafforzarsi. Inoltre, tramite la georeferenziazione GPS e un software per la realtà aumentata, molte delle opere d'arte saranno esposte in svariate località del pianeta Terra... e non solo.

Un pezzo seguirà il percorso della Stazione Spaziale Internazionale mentre orbita attorno alla Terra, consentendo così agli astronauti a bordo di ammirarlo. Un'altra opera d'arte sarà invece per sempre geolocalizzata al centro del Sole; sarà possibile osservare alcuni pezzi sulla Luna, altri saranno messi in mostra su Marte e potranno essere ammirati soltanto quando l'umanità raggiungerà il pianeta rosso.