L'ente di regolamentazione delle security di Hong Kong ha emesso una dichiarazione che stabilisce le linee guida per i fondi che operano nel settore delle criptovalute, in cui afferma che potrebbe cominciare a regolamentare ufficialmente gli exchange.

In quella che ha definito "guida agli standard normativi", la Securities and Futures Commission (SFC) del territorio autonomo cinese ha esposto una serie di passaggi che secondo il presidente Ashley Alder culmineranno in un contesto normativo ufficiale.

Nel suo approccio alla criptovaluta, Hong Kong differisce significativamente dalla Cina continentale, dato che gli exchange e le relative attività sono legali, sebbene vi sia una regolamentazione formale in arrivo.

"Il mercato degli asset virtuali è ancora molto giovane e le regole commerciali potrebbero non essere trasparenti ed eque", ha dichiarato Alder durante un convegno sul fintech:

"Le interruzioni non sono rare, così come non lo sono nemmeno le manipolazioni e gli abusi del mercato."

Le ultime proposte riguardano i gestori di fondi che investono oltre il 10% delle loro partecipazioni in criptovaluta, con entità che servono esclusivamente trader professionisti in grado di aderire ad uno schema sandbox progettato per dare più spazio per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Per gli altri, un processo di licenza richiederà alle entità di informare l'SFC delle loro pratiche commerciali.

La dichiarazione recita:

"Al fine di offrire una migliore protezione agli investitori, l'SFC ritiene che tutti i gestori di portafogli autorizzati che intendono investire in asset virtuali debbano osservare essenzialmente gli stessi requisiti regolamentari, anche se i portafogli (o porzioni di portafogli) sotto la loro gestione investono esclusivamente o parzialmente in asset virtuali, indipendentemente dal fatto che tali asset siano riconducibili a 'security' o 'contratti future'. "

In futuro, anche gli exchange di criptovalute potrebbero rientrare sotto la supervisione della SFC.

"... Si propone che gli standard di regolamentazione della condotta per gli operatori di piattaforme di trading di asset virtuali debbano essere comparabili a quelli applicabili agli attuali fornitori di servizi di trading automatizzati", aggiunge.

La scorsa settimana, Taiwan ha annunciato la pubblicazione, entro giugno 2019, di alcune regole dedicate per le Initial Coin Offering (ICO). In precedenza, il governo dell'isola avea invece scelto di non regolamentare il settore.