Secondo quanto riferito da Forbes, Josh Bottomley, Global Head of Digital di HSBC, ha dichiarato che l'istituto bancario sta "esaminando con attenzione" i casi d'uso delle criptovalute, 

Quando durante un'intervista il giornale statunitense chiede a Bottomley delle informazioni sull'approccio dell'istituto bancario nei confronti delle criptovalute, egli risponde che HSBC sta "esaminando con attenzione questo settore". Ha poi continuato spiegando: "Esiste un caso d'uso quando si dispone di un token o di una valuta che è effettivamente utile per uno scopo particolare e serve a tale necessità. Ma è molto diverso se si tratta di pura speculazione: in questo momento non ci interessa affatto."

Bottomley ha affermato che, attualmente, HSBC non crede che le criptovalute siano un asset di investimento genuino, pur ammettendo che tale posizione potrebbe cambiare in futuro:

"Uno dei criteri che usiamo è valutare se una classe di asset si dimostra incredibilmente volatile. Per la stragrande maggioranza dei nostri clienti, ciò lo rende un veicolo di investimento o di risparmio inappropriato."

Un portavoce di HSBC ha dichiarato a Forbes che la banca non tratta criptovalute né elabora pagamenti espressi in valute virtuali.

Anche se HSBC nutre ancora dei dubbi sulle criptovalute, come molte altre importanti istituzioni finanziarie sta testando il potenziale della tecnologia blockchain (sulla quale si basano le valute virtuali) in diverse applicazioni.

Qualche settimana fa, la piattaforma europea di trading we.trade, di cui HSBC è un membro fondatore, ha completato le sue prime transazioni dal vivo. We.trade, che utilizza l'Hyperledger Fabric e la piattaforma blockchain di IBM, è costituita da cinque grandi banche e 20 società.

Ad agosto del 2017, HSBC ha aderito a un progetto denominato Utility Settlement Coin (USC) che intende facilitare l'emissione di valute da parte delle banche centrali in tutto il mondo utilizzando la tecnologia blockchain. Il cofondatore del progetto, Hyder Jaffrey, ha dichiarato che l'iniziativa servirà da trampolino di lancio per un futuro in cui le banche centrali utilizzeranno le proprie valute virtuali.