Huobi Japan ha ottenuto un'approvazione dalla Financial Service Agency (FSA), l'organo che in Giappone si occupa di regolamentare il settore bancario e i mercati finanziari, per operare come Type I Financial Instrument Business: ora l'exchange può offrire servizi e strumenti legati ai derivati crypto

Huobi entra pertanto a far parte della ristretta cerchia di exchange, sette in totale, in possesso di una tale licenza nel Paese. Haiteng Chen, CEO of Huobi Japan, ha così commentato la notizia:

"Siamo entusiasti di aver raggiunto questo traguardo. Ci permetterà di espandere il business oltre lo spot trading, alimentando la prossima fase della nostra crescita in Giappone. Pianifichiamo andando avanti di sviluppare una serie di prodotti crypto-derivati per soddisfare la crescente domanda del mercato."

Attualmente Huobi Japan supporta 14 criptovalute, fra cui Bitcoin, Ether e Huobi Token. Nel giugno dello scorso anno, le autorità di regolamentazione giapponesi hanno definito Huobi Token un crypto-asset pienamente conforme e concesso la quotazione su Huobi Japan.

"Il processo di approvazione di HT è stato è stato lungo e arduo," aveva commentato al tempo il CEO Chen:

"Siamo molto lieti di poter offrire HT agli utenti giapponesi come opzione di trading. Questa quotazione testimonia l'impegno costante di Huobi nella sua strategia di conformità globale. Continueremo a lavorare a stretto contatto con la FSA per garantire la piena conformità alle normative locali, in modo che i nostri utenti possano fare trading in maniera semplice e in un ambiente sicuro."

Attualmente Huobi Token possiede un valore di 7,78$: il prezzo dell'asset è aumentato di circa il 3% dopo che Huobi Japan ha confermato di aver ottenuto una licenza dalla FSA.

Nel frattempo, a causa delle stringenti normative introdotte recentemente in Cina, Huobi ha annunciato che tutti gli account dei clienti cinesi verranno chiusi alle 16:00 del 31 dicembre 2021, consigliando quindi il trasferimento dei fondi prima di tale data. Precedentemente l'exchange aveva anche sospeso la registrazione di nuovi account da parte di utenti cinesi.

Du Jun, co-fondatore di Huobi Group, ha comunque assicurato che l'impatto sulle entrate dell'azienda sarà mitigato dalla maggiore adozione della piattaforma nei mercati europei e del Sud-est asiatico.