Poiché Grayscale, società di digital asset management, si è rifiutata di fornire la proof of reserves per il suo Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), un analista indipendente ha passato giorni a setacciare la blockchain per verificare in modo autonomo le sue partecipazioni.

L'analista di OXT Research, Ergo, ha utilizzato la forensics on-chain per confermare che al 23 novembre il GBTC possiede circa 633.000 Bitcoin (BTC) detenuti dal suo custode, Coinbase Custody.

Il Grayscale G(BTC) Coins Parte 2

In questa analisi utilizziamo ulteriori dati forensi on-chain per CONFERMARE il saldo di circa 633k BTC detenuto da G(BTC) presso Coinbase Custody.

Il che ci porta a chiedere perché Grayscale si è rifiutata di rivelare le proprie partecipazioni on-chain? https://t.co/lj7KH5thIf pic.twitter.com/pGMzgomFCp

— ∴Ergo∴ (@ErgoBTC) November 23, 2022

Dopo il fallimento di FTX, sono aumentate le pressioni sugli altri exchange e sui gestori di asset digitali affinché dimostrino di detenere i fondi che dichiarano. Un crollo di GBTC, o la liquidazione delle sue partecipazioni, sarebbe un grave black swan event. Le preoccupazioni sono aumentate a causa della relazione tra Grayscale e Genesis Global Trading, un crypto lender in difficoltà, dato che entrambe sono filiali della società di venture capital Digital Currency Group.

La verifica indipendente delle partecipazioni garantirà un certo livello di fiducia agli investitori della società e del settore nel suo complesso, e farà seguito all'attestazione delle partecipazioni rilasciata da Coinbase all'inizio della settimana.

In un tweet del 20 novembre, Ergo ha annunciato che stava indagando sulle proprietà di GBTC, dato che il 18 novembre Grayscale aveva addotto problemi di security come motivo per il mancato rilascio della proof of reserves on-chain.

Sapendo che la maggior parte degli asset era stata recentemente trasferita da Xapo, precedente fornitore di sicurezza di Grayscale, a Coinbase Custody, Ergo ha potuto utilizzare i dati pubblici e le analisi forensi on chain per collegare un saldo di circa 317.705 BTC in 432 indirizzi a una probabile attività di custodia di GBTC.

Per trovare il resto dei BTC detenuti da GBTC, Ergo ha dovuto "scansionare la blockchain" per trovare altri indirizzi che corrispondessero al profilo di quelli originariamente individuati e ha sottolineato che, sebbene l'analisi "includa certamente falsi positivi e negativi", gli indirizzi individuati contengono disponibilità di BTC quasi identiche a quelle che GBTC sostiene di possedere.

Annunciando di aver confermato le proprietà, Ergo ha aggiunto:

"Il che ci porta alla domanda: perché Grayscale si è rifiutata di rivelare le sue partecipazioni on-chain?".

L'utente di Twitter Skyquake-1 ha offerto una possibile risposta, avendo scovato il documento della Securities and Exchange Commission (SEC) di GBTC del gennaio 2017, in cui si afferma che il custode "non può divulgare tali chiavi [pubbliche] allo Sponsor, al Trust o a qualsiasi altro individuo o entità".

Si è scoperto che faceva parte del prospetto informativo di $GBTC. Non sono autorizzati a dirtelo lol https://t.co/8inudjBWUe pic.twitter.com/WxlWjjAkmP

— illiquidity providoooor (@skyquake_1) November 22, 2022

Ergo ha ricevuto il plauso di molti membri della comunità, tra cui Ceteris di Delphi Digital, società di ricerca sulle criptovalute, che ha ritwittato l'analisi e ha aggiunto:

"Ergo è un tesoro"

La comunità di Twitter è una fonte costante di approfondimenti sul settore delle criptovalute, in particolare dopo le conseguenze di FTX, e per il suo impegno ha ricevuto persino gli elogi di Brian Armstrong, CEO e co-fondatore di Coinbase, e di Elon Musk.