La polizia distrettuale ha arrestato un trentaseienne del distretto Malappuram, nello Stato indiano di Kerala, con l’accusa di aver architettato una truffa con criptovalute.

Nishad è stato accusato ai sensi del Prize Chits and Money Circulation Schemes (Banning) Act dal capo della polizia distrettuale U Abdul Karim.

Una squadra guidata dall’ispettore di polizia P Vishnu ha sequestrato diversi documenti nell’abitazione di Nishad affermando che il colpevole ha raggirato migliaia di cittadini indiani, sottraendo loro centinaia di migliaia di dollari.

Nishad, amministratore delegato di Long Rich Technologies, startup con sede a Bengaluru, avrebbe spinto le vittime a investire nella criptovaluta “Morris Coin.”

Secondo le autorità, agli investitori veniva promesso un rendimento giornaliero di 270 rupie (circa 3,60$) per 300 giorni se avessero depositato una somma minima di 15.000 rupie (200$) in Morris Coin.

La truffa ingannava gli investitori suggerendo loro che avrebbero potuto scambiare Morris Coin in rupie dopo il periodo di lock-up. Inoltre, Nishad prometteva benefici aggiunti agli investitori che invitavano altre persone a depositare fondi nello schema.

La polizia ha dichiarato che Morris Coin non era quotata su exchange, rendendo impossibile scambiarla. Inoltre, la società non ha nessuna sede legale.

Anche il sito web relativo alla ICO di Morris Coin non presenta informazioni sui membri del team o sugli sviluppatori, né offre spiegazioni sulla funzione del progetto. Nonostante ciò, Nishad ha affermato che Morris Coin operava nel rispetto della legge.

La polizia contatterà gli investitori in Morris Coin per registrare dichiarazioni e indagare ulteriormente sul caso.