Già a partire dalla prossima settimana, il governo indiano potrebbe considerare un disegno di legge che creerebbe una rupia digitale ma che potrebbe anche vietare alcune criptovalute nel paese.

Secondo una dichiarazione emessa martedì, la camera bassa del parlamento indiano, Lok Sabha, prenderà in considerazione l'emissione di una criptovaluta nazionale e una più severa regolamentazione del settore, in uno dei 26 nuovi disegni di legge della sessione invernale prevista per lunedì prossimo. Il documento afferma che i legislatori voteranno la legislazione dedicata ad "un quadro normativo favorevole alla creazione della valuta digitale ufficiale", emessa dalla banca centrale del paese, la Reserve Bank of India. Inoltre, il disegno di legge propone la proibizione di "tutte le criptovalute private", ad eccezione degli asset "per promuovere la tecnologia sottostante della criptovaluta e i suoi usi".

Lo stesso disegno di legge è apparso in precedenza nell'agenda del parlamento indiano, ma non ha scaturito alcuna votazione governativa sulla legislazione dedicata agli asset digitali. Nel marzo 2020, la corte suprema dell'India ha ribaltato un divieto generale sulle criptovalute imposto dalla banca centrale due anni fa. Da quel momento, i rapporti di molti media e le dichiarazioni dei funzionari suggeriscono che il governo indiano stia considerando diverse soluzioni per regolare gli asset digitali.

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Con una popolazione di circa 1,4 miliardi di persone, il quadro giuridico in India – con l'introduzione di una CBDC e il divieto su molti token – avrà significative ripercussioni in tutto il settore. Kumar Gaurav, CEO di Cashaa, ha riferito a Cointelegraph a gennaio che la legislazione fosse probabilmente più un tentativo di prevenire attività illecite nel settore, piuttosto che vietare completamente le criptovalute.

Se la proposta di legge dovesse andare in porto, i legislatori indiani dovrebbero affrontare la gestione degli asset digitali legalmente autorizzati ad operare nel paese, così come la rupia digitale. Un rapporto di settembre di ET Now suggerisce che il dipartimento fiscale del paese potrebbe tassare i guadagni ottenuti tramite il trading di criptovalute. Inoltre, i funzionari del Ministero delle Finanze dell'India stanno considerando di trattare le criptovalute più come materie prime che non come valute.