Giovedì 3 marzo, la città di Lugano ha svelato al mondo il suo "Plan ₿:" si tratta di un'iniziativa – progettata in collaborazione con Tether – tramite la quale il comune svizzero mira a diventare il cuore pulsante della tecnologia blockchain in Europa. La redazione di Cointelegraph Italia ha colto l'occasione per fare quattro chiacchiere con Michele Foletti, sindaco di Lugano, presente all'evento di presentazione svoltosi al Palazzo dei Congressi della città.

Il sindaco ci ha raccontato che è stato il desiderio dell'amministrazione comunale di supportare i propri commercianti durante la pandemia ad aver spinto Lugano verso il mondo delle criptovalute:

"Abbiamo introdotto i LVGA Points perché volevamo offrire ai nostri commercianti uno strumento di pagamento flessibile, con il quale avrebbero potuto incrementare le loro vendite. Grazie ai LVGA Points abbiamo scoperto il mondo della blockchain e abbiamo stretto rapporti con molte persone che lavorano nel settore. Questo ha portato alla nascita di 3Achain – la nostra blockchain liberamente utilizzabile da società ed enti pubblici – con il coinvolgimento di oltre 20 aziende attive sul nostro territorio, sia istituzionali che private."

Lo sviluppo delle iniziative blockchain a Lugano è ulteriormente accelerato quando il sindaco Foletti è entrato in contatto con Tether:

"Ho conosciuto Paolo Ardoino, CTO di Tether, a novembre dello scorso anno... e ora siamo a marzo: abbiamo ideato e sviluppato questo progetto in brevissimo tempo, anche grazie ad un rapporto di profonda fiducia fra Tether e la città di Lugano che ci ha permesso di procedere speditamente. [...]

Discutendo con Paolo, è nata l'idea di creare a Lugano un hub dedicato alla blockchain e alle criptovalute. Abbiamo anche stretto delle collaborazioni con le università locali, al fine di introdurre dei CAS di perfezionamento dedicati alla programmazione blockchain, ai quali potranno prendere parte sia gli studenti che chi lavora già attivamente nel territorio come informatico. Tether metterà a disposizione 500 borse di studio.

L'obiettivo è permettere ai nostri tecnici informatici di approfondire la blockchain così da poter avere a disposizione manodopera locale specializzata, anche in vista delle aziende che fonderanno nuove sedi a Lugano."

Verrà persino creato un fondo plurimilionario per supportare economicamente le start-up operanti nel territorio:

"Abbiamo poi avuto l'idea di un fondo per aiutare le start-up locali, le quali promuoveranno l'uso di Bitcoin, Tether e LVGA Points nel sistema economico. Vogliamo quindi dare un contributo concreto alle aziende sul territorio, aiutandole ad innovarsi e a fare uso di queste nuove forme di pagamento."

Ma ciò che colpisce maggiormente del Plan ₿ di Lugano è la volontà di consentire a tutti – sia aziende che cittadini – di pagare le tasse ed effettuare acquisti usando criptovalute:

"Il nostro obiettivo è far sì che i sistemi informatici di Lugano supportino sia BTC che USDT, così da rendere questi asset utilizzabili per l'acquisto di ogni genere di servizio cittadino: dal certificato di nascita al loculo nel cimitero. Per l'intero arco della loro vita, i nostri cittadini potranno pagare tutto ciò di cui hanno bisogno in Bitcoin o Tether.

Crediamo ciecamente che questo sia il futuro, e spero che anche altre città seguano il nostro esempio. [...]

Desidero tuttavia sottolineare che, a differenza di Zugo [La città svizzera di Zugo ha introdotto la possibilità di pagare le tasse e acquistare alcuni servizi comunali con Bitcoin nel 2016, NdR], Lugano non imporrà alcun limite massimo agli importi in crypto: le imposte dei nostri cittadini potranno essere pagate interamente in BTC o USDT."

Da anni ormai la Svizzera viene considerata un baluardo per l’intera industria della blockchain. Abbiamo a tal proposito domandato al sindaco Foletti perché, a differenza delle altre grandi nazioni d’Europa, la Svizzera è stata così propensa ad adottare queste nuove tecnologie finanziarie:

"Beh, la risposta è semplice: in Svizzera abbiamo un sistema regolatorio molto aperto. Non per niente siamo conosciuti come la nazione delle banche!

Il nostro regolatore ha compreso il potenziale delle criptovalute e ha prontamente messo a punto un quadro normativo che permette a chi opera in questo settore di lavorare in tutta tranquillità, e allo Stato di meglio controllare i movimenti degli asset digitali. Ritengo quindi che si tratti dell'ambiente perfetto per sviluppare e innovare con le criptovalute."

Il sindaco ha concluso l'intervista evidenziando l'apertura della città a collaborare con altre aziende attive nel campo della blockchain, e svelando che già entro la fine di marzo ci saranno delle novità in tal senso.