Quest’anno segna il 30° anniversario della prima pagina web sul World Wide Web, quindi solo chi ha più di mezzo secolo può ricordare chiaramente il progresso frammentario, le false partenze e arresti, i tentativi ed errori che eventualmente ci hanno regalato ciò che ora è la base definitiva della vita nel XXI secolo.

Nel 2021 diamo internet per scontato, ma ci sono voluti decenni per arrivare a questo punto. Nel corso degli anni, gli ostacoli sulla strada dell’adozione sono scomparsi, lasciando spazio a sempre più segni che questa nuova tecnologia avrebbe cambiato radicalmente il modo in cui il mondo vive e lavora.

Ora il rally di Bitcoin (BTC), l’Initial Public Offering esplosiva di Coinbase e la nomina del professore blockchain del MIT Gary Gensler alla guida della Securities and Exchange Commission statunitense offrono chiari segni che un’altra tecnologia sarà rivoluzionaria su una simile scala: la criptovaluta.

Questi recenti sviluppi significano che le crypto si stanno avvicinando al loro “momento Netscape”?

Nei primi anni ‘90, internet consisteva nel connettersi attraverso un modem telefonico a tre servizi principali (AOL, CompuServe e Prodigy), i componenti del cosiddetto “World Wide Wait,” espressione che illustra quanto fosse difficile accedere a queste pagine rudimentali. Chi di noi è abbastanza vecchio da aver partecipato a questi primissimi giorni della transizione, fino all’evoluzione di internet per i consumatori, si ricorda bene il momento in cui tutto è cambiato.

Era agosto 1995 quando Netscape lanciò il suo primo prodotto, Navigator: il primo browser che consentiva a chiunque di navigare in rete senza dover pagare i servizi del “World Wide Wait.” Questo è stato il momento in cui l’adozione di internet è diventata mainstream, e ha creato una frenesia durata fino allo scoppio della bolla delle dot-com ad aprile 2000, stabilendo il modello attraverso cui investitori e consumatori pensano a internet e al World Wide Web.

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Le tempistiche delle crypto: quanto manca?

Non è facile vedere la certezza di domani quando si è preoccupati con l’incertezza del presente. Forse la tecnologia nel suo complesso non ha un obiettivo finale, rendendola tanto misteriosa e seducente quanto il mondo delle crypto.

Tuttavia, è difficile non considerare i paralleli tra l’attuale stato dell’adozione crypto e lo stato di internet nel 1995. Nonostante i numerosi cicli di notizie ossessionati da boom e crolli dei prezzi, in termini di vero utilizzo finanziario e tecnologico le crypto rimangono ancora il campo da gioco di early adopter e cervelloni. Molte istituzioni e investitori professionali sono interessati a sperimentare, ma la stragrande maggioranza della grande finanza istituzionale non ha ancora partecipato seriamente.

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Credo che il 2021 sarà l’anno in cui tutto questo cambierà. La pandemia globale di COVID-19 ha portato a un’enorme stampa di denaro fiat in tutto il mondo. La capitalizzazione di mercato delle criptovalute ammonta a circa 1.500 miliardi di dollari, e Bitcoin appare nei notiziari quasi ogni giorno, senza dubbio più regolarmente e a lungo rispetto al periodo del suo boom nel 2017-2018.

Questo nuovo ciclo di hype è accompagnato dal graduale aumento della consapevolezza generale sulle crypto, in crescita sin dal 2017-2018, e investitori professionali e istituzioni sono ancora più ansiosi di fare i primi passi nel mondo delle crypto, anche se significa semplicemente sviluppare un exchange-traded fund su Bitcoin.

La storia non si ripete, fa solo rima

Sembra che le crypto dovrebbero essere inevitabili, id est, vires in numeris. La scuola matematica di Talete e Satoshi Nakamoto dovrebbe tenere bene a mente una frase dell’empirista Immanuel Kant: “Da un legno storto come quello di cui l'uomo è fatto non può uscire nulla di interamente diritto.” Non possiamo sovrapporre la storia della nascita di internet a quella delle crypto e dire “Aha! Succederà a questo punto.” Alcune tempistiche dell’adozione e dello sviluppo potrebbero continuare ad accelerare, mentre altre rimanere indietro.

Inoltre, eventi esterni potrebbero influenzare i progressi, come una pandemia. Considerata in origine un evento che rischiava di arrestare i mercati crypto e l’innovazione, a causa del panico finanziario iniziale e della necessità di liquidare, nel primo anno della pandemia il prezzo di Bitcoin è aumentato di dieci volte. I governi si sono esposti a rischi monetari con il debito e la spesa pubblica, e la gente si è addentrata nel mondo online più che mai, aderendo alle criptovalute che definiscono una grande parte delle discussioni e della vita online.

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Una cosa certa è che per arrivare al loro “momento Netscape,” soprattutto nel mondo occidentale, le crypto avranno bisogno del sostegno e della cooperazione del governo statunitense. Il momento Netscape avverrà quando il governo degli USA, in particolare la SEC, presenta regolamentazioni chiare su raccolta fondi, servizi di custodia, linee guida “Know Your Customer,” tasse, investimenti e trasferimenti. Uno scenario ancora migliore vedrebbe la SEC dichiarare che le crypto non sono security ma una classe di asset completamente nuova con un proprio insieme di norme.

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Gensler, il nuovo presidente della SEC, ha chiarito che vede il potenziale e il valore delle nuove valute digitali. Di recente, ha annunciato trattative su una normativa chiara per il settore, che potrebbero aprire le porte a miliardi di dollari in capitale istituzionale. Questo rappresenterebbe un enorme sviluppo che potrebbe stabilizzare i boom iniziali delle Initial Public Offering e le forti oscillazioni dei prezzi di Bitcoin.

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Gli USA sono diventati il leader del movimento internet perché, nella nostra immensa saggezza, abbiamo consentito alle compagnie e-commerce di crescere senza il peso delle tasse sulle vendite in giurisdizioni statali e municipali. Questo ha permesso la crescita del settore fino al colosso che è oggi. Anche se Al Gore potrebbe rimpiangere per sempre il giorno in cui si è preso il merito degli sforzi del governo per agevolare network e tecnologie nazionali con l’High-Performance Computing Act del 1991, il punto è che le politiche pro-internet del governo statunitense hanno aiutato internet a crescere rapidamente. Questa è l’opinione di Marc Andreesen, creatore del “momento Netscape” e parzialmente responsabile per l’invenzione di internet come lo conosciamo.

Oggi, il governo statunitense si ritrova a un simile bivio. Diversi paesi tra cui Svizzera, Singapore, Malta, Panama e altre economie basate sul mercato libero hanno già visto la luce, ed è nostra speranza collettiva che i poteri forti siano disposti a vedere la saggezza nel consentire al settore crypto di prosperare. Normative investor-friendly negli USA permetteranno al paese di mantenere la sua leadership in termini di innovazione e tecnologia (prendi nota, Gensler).

Se gli USA vogliono ripetere la storia degli ultimi 25 anni, una storia che ha visto l’America regnare suprema come leader globale dell’innovazione tecnologica, dovranno replicare le modalità delle sue prime politiche pro-internet, spianando la strada a nuove tecnologie crypto che sfonderanno come fece Netscape.

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Charles H. Silver è il CEO di Permission.io, un fornitore di soluzioni pubblicitarie permission-based. In precedenza, Charles ha fondato RealAge.com, una compagnia che utilizza big data per collegare individui a inserzionisti sulla base del permesso. Inoltre, Charles è il co-fondatore di Reality Shares, un consulente d’investimento registrato presso la SEC con cinque ETF quotati in borsa, e di Blockforce Capital, un hedge fund crypto multi-strategia. Charles si è laureato presso l’Università del Michigan ed è un ex membro dello staff di un deputato degli Stati Uniti.