Bitcoin (BTC) inaugura la nuova settimana lottando per preservare il supporto chiave mentre i mercati si preparano ad un'ondata di volatilità macroeconomica.
- Alla chiusura settimanale, BTC/USD mantiene i 54.000 dollari, fornendo ai trader una modesta fiducia su come potrebbe configurarsi la quotazione di BTC sul breve termine.
- CPI e PPI conducono una settimana chiave di pubblicazioni di dati macro statunitensi, che precedono di meno di dieci giorni la decisione della Fed sui tassi d'interesse.
- Nell'ultima settimana i fondi crypto hanno perso 600 milioni di dollari e anche gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato deflussi netti e costanti.
- In base ad un frattale ritenuto valido per tutto l'anno in corso, l'andamento del prezzo di BTC appare “molto simile” a quello del 2019.
- I rialzisti stanno valutando le probabilità di un rimbalzo del 20% mentre BTC/USD continua a percorrere un canale inclinato in atto dai massimi storici di marzo.
Ribassi su BTC ricalcano il tipico “Rektember”
In occasione dell'ultima chiusura settimanale, Bitcoin è riuscito ad impedire un sell-off significativo, distaccandosi dalle performance delle ultime settimane.

Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano invece i 55.000 dollari come livello attualmente nel mirino dei rialzisti.
“Se il prezzo di Bitcoin riuscisse a mantenersi al di sopra dei 54.500 dollari, punterei ad una rottura al di sopra di questa area verde per verificare se BTC può recuperare un po' di slancio verso l'alto”, commenta il popolare analista Caleb Franzen su X allegando un grafico.

Dati forniti dalla risorsa di monitoraggio CoinGlass rivelano l'aggiunta di una zona di domanda di liquidità nell'area intorno ai 55.500 dollari. Nel proprio post su X, CoinGlass stessa dichiara di sperare in una continuazione al rialzo.

“I 52.500 dollari dovranno essere mantenuti per il proseguimento sul breve termine”, conclude il trader Crypto Tony a proposito dei livelli di supporto.
“Ci aspettano settimane interessanti”.

Ciononostante, BTC/USD è in calo del 7% durante il mese di settembre, in linea con lo storico.

"Bitcoin si trova nell'anno di un halving. Quindi ha senso confrontare il 2024 con i precedenti anni di dimezzamento", sostiene il trader e analista Rekt Capital discutendo i numeri della performance.
“Nei precedenti anni di halving (2016 e 2020), Bitcoin ha goduto di tre mesi consecutivi di rialzo nei mesi di ottobre, novembre e dicembre”.
CPI precede la decisione chiave sul taglio dei tassi della Fed
Una settimana ricca di dati macroeconomici statunitensi precede l'importantissima decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve prevista per il 18 settembre.
Nei prossimi giorni verranno pubblicati i dati relativi all'Indice dei prezzi al consumo (CPI) e all'Indice dei prezzi alla produzione (PPI) per il mese di agosto, oltre ai dati sulla disoccupazione.
Mentre quest'ultimo ha visto la maggior parte delle reazioni degli asset di rischio la scorsa settimana, ora i mercati sono alla ricerca di eventuali sorprese dell'ultimo minuto che potrebbero modificare le aspettative sulle prossime mosse della Fed.
“Questa è l'ultima settimana di dati sull'inflazione prima della tanto attesa riunione della Fed di settembre”, riporta la risorsa di trading The Kobeissi Letter.
Kobeissi sottolinea come le azioni statunitensi abbiano sofferto sin dall'inizio del mese, rendendo le performance di Bitcoin e delle altcoin non certo anomale.
“Il mese di settembre 2024 non ha ancora registrato un solo giorno positivo nell'S&P 500, un'ottima configurazione di trading”, aggiunge Kobeissi.
Le ultime stime elaborate dal FedWatch Tool del CME Group evidenziano come i mercati siano comunque favorevoli ad un taglio dei tassi d'interesse più modesto, pari a 25 punti base anziché a 50. La situazione potrebbe tuttavia mutare con l'arrivo degli ultimi dati macroeconomici.

Kobeissi, invece, è tra coloro che sostengono come sia improbabile che la Fed stupisca al rialzo.
“Come ripetiamo da settimane, sia i tagli dei tassi di 50 punti base che quelli di emergenza NON sono necessari”, scriveva la scorsa settimana a seguito della pubblicazione dei dati sulla disoccupazione.
"Sebbene il mercato del lavoro sia in ripresa, la Fed deve evitare di muoversi di nuovo troppo frettolosamente. La Fed si trova di fronte ad un percorso accidentato”.
Investimenti istituzionali in crypto: una settimana in rosso
Quest'ultima settimana non è stata clemente con i prodotti d'investimento istituzionali in crypto, con la fuga di capitali dal settore.
In una valutazione particolarmente negativa del mercato, Bank of America (BoA) ha rivelato la peggiore serie di deflussi di fondi crypto dal bear market del 2022.
Con circa 600 milioni di dollari solo questa settimana, Kobeissi rileva che si tratta del secondo più grande deflusso nella storia del settore.
“Nel corso di queste settimane, i fondi crypto hanno regolarmente subito dei deflussi, a differenza del primo trimestre in cui gli afflussi settimanali erano stati pari a 3,3 miliardi di dollari”, recita il post condiviso su X.
“La propensione al rischio nei confronti delle crypto sembra essere svanita nonostante le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed questo mese”.

Il quadro è altrettanto negativo per gli ETF spot su Bitcoin (ETF) statunitensi, che hanno registrato deflussi netti ogni giorno della scorsa settimana.
I dati raccolti dalla società di investimento britannica Farside Investors indicano che due su quattro giorni di negoziazione hanno siglato deflussi netti superiori a 200 milioni di dollari.
“Nelle ultime due settimane Bitcoin è scivolato di circa il 15% ed è scambiato a circa il 25% al di sotto dei suoi massimi storici”, conclude Kobeissi.
“Le crypto stanno entrando in un bear market?”.

Confronto con il 2019 prossimo a "punto critico"
L'attuale andamento di BTC sta facendo emergere sempre più analogie con il lontano 2019.
Allora, BTC/USD raggiunse un massimo di lungo periodo intorno alla metà dell'anno prima di consolidarsi fino al quarto trimestre del 2020. In quel periodo, fu testimone del crollo trasversale dei mercati legato alla pandemia di COVID-19.
Per Julien Bittel, responsabile della ricerca macro di Global Macro Investor, la storia si starebbe ripetendo.
“La struttura del prezzo di Bitcoin di quest'anno sta iniziando a somigliare in modo inquietante a quella del 2019... Osservate attentamente il grafico: è quasi un frattale perfetto di quanto visto allora”, spiega ai follower di X nel fine settimana.
"Bitcoin è rimasto bloccato in una fase di consolidamento e, cosa interessante, proprio come nel 2019, tale consolidamento è durato esattamente 175 giorni (finora). Ora ci stiamo avvicinando a quella congiuntura critica in cui le cose potrebbero iniziare a muoversi in grande stile”.

Il frattale in questione suggerisce che BTC/USD potrebbe giungere a breve ad un “punto di inflessione” e ad un ritorno rialzista di lunga durata.
“La prossima settimana sarà incredibilmente importante da tenere d'occhio”, riassume l'analista.
Cointelegraph ha recentemente riportato un ulteriore confronto sul 2019 avanzato dall'analista e imprenditore crypto Michaël van de Poppe, che vede anche lui una svolta nelle sorti di Bitcoin potenzialmente dietro l'angolo.
Il famoso trader Peter Brandt, nel frattempo, avverte che BTC/USD si sta comportando in modo troppo fiacco dall'ultimo halving di marzo.
Rispetto del canale
Un'ulteriore speranza a breve termine per i rialzisti di Bitcoin arriva per gentile concessione di un canale di regressione semplice.
Come segnalato dal rinomato analista Caleb Franzen, BTC/USD sta attualmente sfidando il supporto al limite inferiore di un canale che rispetta da metà marzo e dai massimi storici di 73.800 dollari.
Il canale riassume perfettamente i sei mesi di consolidamento vissuti da allora, al punto che nemmeno il calo sotto i 50.000 dollari registrato ad inizio agosto è bastato a invalidarlo.
“Bitcoin ha appena avuto la sua quarta chiusura giornaliera al di sotto del canale di regressione”, conferma Franzen il 7 settembre, identificando altre tre analoghe situazioni.
Pur sottolineando che un rimbalzo non è garantito semplicemente da una siffatta chiusura giornaliera, Franzen sottolinea come i tre precedenti episodi abbiano tutti comportato un rialzo del prezzo del BTC di “almeno” il 20%.
In questo caso, una performance reiterata comporterebbe un salto verso i 65.000 dollari, che rappresentano un'area tecnica chiave per Bitcoin, sede della base di costo aggregata per i detentori di breve termine.
