Le principali società crypto statunitensi si stanno mobilitando contro le normative proposte dalla FinCEN, che costringerebbero tali aziende a raccogliere informazioni anche sulle entità non-clienti.

Jack Dorsey, CEO della società di servizi finanziari Square, ha aspramente criticato la proposta in una lettera del 4 gennaio, in quanto tenta di imporre obblighi che vanno "ben oltre quanto richiesto per le transazioni in contanti". Costringerebbe infatti Square a raccogliere "dati inaffidabili su persone che non hanno aderito al nostro servizio e non si sono registrate come nostri clienti":

"La raccolta e la segnalazione dei nomi e degli indirizzi delle controparti non dovrebbero essere richieste per il report delle transazioni con valute digitali, in quanto non vengono richieste nemmeno per le transazioni in contanti."

Square prevede che, se approvata, questa legge spingerebbe gli utenti crypto verso servizi non regolamentati e non-custodial con sede al di fuori degli Stati Uniti, danneggiando la competitività del Paese nei mercati internazionali e creando ulteriori sfide per i regolatori:

"Aggiungendo ostacoli che spingono più transazioni da entità regolamentate come Square verso wallet non-custodial e giurisdizioni straniere, la FinCEN avrà una visione sempre più ridotta dell'universo delle transazioni crypto."

La proposta della FinCEN è stata criticata da numerosi operatori del settore crypto, specialmente perché l'organo di regolamentazione ha offerto soltanto una finestra di 15 giorni per discutere della normativa invece dei tipici 60. Ciononostante, la FinCEN ha ricevuto quasi 6.000 commenti sulla questione.

Kraken, noto exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, ha rimproverato la FinCEN per non aver fornito alcuna stima sui costi che il rispetto di tale legge comporterebbe. Proprio come Square, ha inoltre evidenziato che la normativa allontanerebbe gli utenti dalle piattaforme regolamentate:

"Praticamente garantisce che le prove disponibili alle forze dell'ordine oggi non saranno più alla loro portata domani. Si tratta chiaramente di una regola creata di punto in bianco e introdotta per motivi puramente politici. La sua pubblicazione diminuisce la nostra fiducia nella FinCEN."

Coinbase ha richiesto un'esenzione dalla proposta della FinCEN, definendo la legge "inammissibilmente vaga". Sostiene inoltre che impone "un'eccessiva invasione della privacy" nonostante non offra alcun reale beneficio pubblico.