Il Giappone ha introdotto nuove regolamentazioni per margin trading con criptovalute. Il Gabinetto del Giappone, l'organo che esercita il potere esecutivo nel paese, ha infatti approvato alcune proposte di emendamento alle leggi relative a strumenti finanziari e servizi di pagamento, limitando la leva nel margin trading con criptovalute fra due e quattro volte il deposito iniziale.

Queste nuove normative entreranno in vigore a partire dall'aprile del prossimo anno, e richiederanno la registrazione da parte degli exchange di criptovalute entro 18 mesi da questa data. Questo consentirà alla Financial Services Agency (FSA) di introdurre punizioni più severe per gli operatori non registrati.

Secondo le nuove regolamentazioni, le aziende operanti nel settore delle criptovalute verranno inoltre monitorate in maniera simile ai trader di beni azionari, al fine di garantire la sicurezza degli investitori. Infine, gli operatori di monete digitali verranno suddivisi in svariati gruppi, per distinguere in maniera più chiara coloro che offrono servizi di margin trading dai distributori di token attraverso Initial Coin Offering (ICO).

Ad agosto dello scorso anno Toshihide Endo, Commissario della FSA, aveva svelato che l'agenzia governativa mira a "far crescere l'industria delle criptovalute nel quadro di regolamentazioni appropriate", trovando il giusto equilibrio fra protezione dei consumatori e innovazione tecnologica.