A seguito delle sue ultime raccomandazioni alle banche locali, la Financial Services Agency (FSA) — il principale regolatore finanziario del Giappone — ha chiarito la sua posizione sulle transazioni cripto peer-to-peer (P2P). 

Nella lettera del 14 Febbraio, la FSA ha incoraggiato le banche a "rafforzare ulteriormente la protezione dei loro utenti", "bloccando i trasferimenti ai crypto-asset exchange se il nome del mittente è diverso dal nome del conto". Come riportato da Cointelegraph, tale misura potrebbe compromettere i trasferimenti P2P nel Paese, dato che di solito sono caratterizzati da due utenti diversi sul lato del mittente e del destinatario.

Rispondendo a una richiesta di Cointelegraph, la FSA ha specificato che la sua raccomandazione non prevede "alcuna transazione da un individuo a un altro".

"Abbiamo rilasciato la richiesta con l'obiettivo di chiedere alle banche e ad altre istituzioni finanziarie di rafforzare le misure contro i trasferimenti di denaro illegali nei casi in cui un individuo depositi denaro contante dal suo conto bancario a un conto di un provider di crypto asset exchange".

Il truffatore X ha bisogno che la vittima Y gli invii un deposito dal suo conto bancario al conto crypto appena creato dal truffatore. Poiché la piattaforma cripto non accetterebbe il primo deposito su un conto di un'altra persona, il truffatore convincerebbe la vittima Y a cambiare il proprio nome in X in modo che la piattaforma lo accetti. Ma a questo punto, secondo le nuove raccomandazioni, la banca bloccherà la transazione sospetta in cui il mittente chiede di cambiare il proprio nome da Y a X per depositare sulla piattaforma cripto.

Secondo la FSA, queste misure sono già state adottate da diverse istituzioni finanziarie, ma l'agenzia non ha ricevuto alcuna segnalazione di casi concreti che possano generare "preoccupazioni sui mercati dei crypto asset".

Le raccomandazioni della FSA "non sono richieste in modo uniforme" per tutte le istituzioni finanziarie. Le banche dovranno prendere in considerazione e decidere misure concrete a seconda delle circostanze.

Anche la Corea del Sud, paese vicino al Giappone, sta adottando misure proattive per combattere le frodi legate alle criptovalute. La sua Financial Intelligence Unit introdurrà un sistema di sospensione preventiva del trading per le transazioni sospette sulle piattaforme già operanti nel Paese. Questo congelerà le transazioni anche durante la fase di pre-investigazione.