Secondo quanto recentemente riportato dal portale d'informazione Nikkei Asian Review, il Giappone ha rinnovato la Financial Services Agency (FSA), l'ente di regolamentazione finanziaria del paese, per gestire in maniera ottimale il settore delle criptovalute. Il governo ha apportato numerose modifiche a svariati dipartimenti, allo scopo di rendere l'istituzione più adatta ad affrontare i problemi e le sfide dell'industria.

A partire da oggi, lo Strategy Development and Management Bureau, che rimpiazzerà il vecchio Inspection Bureau, si occuperà di sviluppare una strategia finanziaria per gestire i problemi dei mercati delle criptovalute. Tale dipartimento avrà inoltre compiti amministrativi e ispezionerà le istituzioni finanziarie.

Il Policy and Markets Bureau sostituirà invece il Coordination Bureau. Il nuovo dipartimento avrà lo scopo di sviluppare una struttura normativa conforme alla rapida crescita del settore fintech. Il Supervision Bureau rimarrà invece inalterato.

A marzo di quest'anno, dopo una lunga serie di ispezioni, la FSA ha inviato degli "avvisi di pena" a sette diversi exchange di criptovalute, nonché interrotto le attività di altri due. Lo scorso mese, l'ente governativo ha invece inviato degli avvisi di miglioramento a cinque exchange registrati, fornendo come motivazione la mancanza di sistemi di gestione interna adeguati, compresa l'assenza di misure volte a prevenire il riciclaggio di denaro.

Recentemente la FSA ha annunciato di voler modificare la base giuridica che regola degli exchange di criptovalute: l'organo statale ha intenzione di regolamentare gli exchange sulla base del Financial Instruments and Exchange Act (FIEA) e non del Payment Services Act, vale a dire la normativa in vigore al momento. Questo migliorerebbe il livello di protezione per i clienti, in quanto la FIEA obbliga infatti le compagnie a gestire fondi e beni degli utenti separatamente rispetto agli asset aziendali.