Tech Bureau, la compagnia che precedentemente gestiva l'exchange giapponese di criptovalute Zaif, ha recentemente completato il trasferimento all'acquirente Fisco Cryptocurrency Exchange (FCCE).
D'ora in avanti sarà pertanto FCCE, che aveva acconsentito all'acquisizione già ad ottobre di quest'anno, ad assumersi la responsabilità di risarcire i clienti che hanno perso i propri fondi a causa dell'attacco informatico, avvenuto in data 20 settembre e che ha portato al furto di circa 60 milioni di dollari.
Secondo quanto riportato all'interno di un comunicato stampa di FCCE, le procedure di risarcimento avranno inizio a partire da fine mese. Non è tuttavia stato annunciato quando sarà nuovamente possibile effettuare depositi e prelievi sulla piattaforma Zaif.
Confermando la notizia, Tech Bureau pianifica ora di dissolvere completamente l'azienda e ritirarsi dal settore delle criptovalute. "Sopprimeremo le registrazioni sul nostro exchange di valute virtuali e pianifichiamo lo scioglimento", ha infatti affermato la compagnia.
In seguito all'attacco informatico, la Japan Virtual Currency Exchange Association (JVCEA), l'organo giapponese che si occupa di regolamentare il settore delle criptovalute, ha annunciato l'implementazione di misure più severe per quanto riguarda la gestione dei fondi dei clienti.
Sempre in Giappone, a gennaio di quest'anno l'attacco informatico ai danni di Coincheck aveva portato al furto di ben 534 milioni di dollari: si è trattato di uno dei casi di hacking più gravi della storia. La compagnia è stata successivamente acquisita dal broker online Monex.