L'organo giapponese di regolamentazione finanziaria ha rilasciato i dati sul numero di richieste legate alle criptovalute ricevute durante l'ultimo trimestre dello scorso anno.
All'interno del proprio resoconto, la Financial Services Agency (FSA), che si occupa di supervisionare anche l'ecosistema delle criptovalute, ha svelato di aver ricevuto 788 richieste legate al settore delle monete digitali: poco più della metà rispetto alle 1.231 del trimestre precedente.
In particolare, l'istituzione afferma che 235 casi (29%) interessavano domande di natura generale, mentre 228 casi (28%) dubbi relativi ai risultati di transazioni individuali.
Nel corso del 2018 il numero di richieste è diminuito di quasi cinque volte: nei primi tre mesi dell'anno la FSA aveva infatti ricevute 3.559 domande.
Ad agosto dello scorso anno, un commissario della FSA aveva spiegato che il Giappone è nel complesso favorevole allo sviluppo dell'industria delle criptovalute, a patto tuttavia che vengano rispettate severe regolamentazioni. In autunno il governo ha annunciato di voler irrigidire ulteriormente il processo di registrazione per gli exchange, allo scopo di ridurre i rischi legati a questo mercato.