Jed McCaleb, ex fondatore di Ripple Labs, ha finalmente terminato la sua vendita di XRP durata ben otto anni: nel suo wallet (~tacostand) rimangono soltanto 46,7 XRP.

Secondo il blockchain explorer XRP Scan, McCaleb avrebbe eseguito il suo ultimo trasferimento in uscita di XRP – 1,1 milioni di monete, per un valore di 394.742$ – alle 6:31 UTC del 17 luglio. Poche ore più tardi, l'indirizzo ha inviato una transazione "ACCOUNT DELETE", rimuovendo del tutto il wallet dalla blockchain.

Quest'ultima transazione segna la fine di un sell-off di 9 miliardi di XRP, iniziato da McCaleb dopo aver lasciato Ripple Labs per co-fondare il protocollo di pagamento rivale Stellar nel 2014.

L'importo che McCaleb ha venduto nel corso degli ultimi otto anni rappresenta circa il 18,6% dell'offerta circolante totale di XRP, e la notizia della fine del sell-off è stata accolta positivamente della community:

"Il momento che tutti stavamo aspettando è finalmente arrivato. Jed McCaleb ha finalmente svuotato il suo chiosco di taco. Dopo molti anni, il suo dumping di XRP giunge al termine. È tempo di festeggiare!"

L'utente "XRP Whale" ha proclamato ai suoi 57.500 follower su Twitter che, grazie a quest'ultima vendita, tutti possono finalmente dire di possedere più XRP di McCaleb:

"Recentemente Jed McCaleb ha venduto i suoi restanti 5 milioni di XRP. Ora possiedi più XRP di lui!"

Venerdì, un articolo satirico di "The Crypto Town Crier" ha portato alcuni a credere che McCaleb avesse deciso di non vendere i suoi ultimi cinque milioni di XRP "nel caso in cui il prezzo dovesse arrivare alla luna."

Nell'articolo si legge:

"McCaleb, che ha venduto diversi miliardi di XRP da quando ha lasciato Ripple nel 2014, ha detto di essersi svegliato tutto sudato giovedì, rendendosi conto che poteva lasciare andare l'ultimo dei suoi possedimenti."

Attualmente il prezzo di XRP è di 0,364$, in positivo del 2,4% rispetto a ieri. Ciononostante, il valore dell'asset è crollato di quasi il 90% dal massimo storico di gennaio 2018, pari a 3,40$.

Ripple Labs è attualmente coinvolta in una causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti alla fine del 2020: secondo l'ente regolatore XRP sarebbe una security, venduta agli investitori da Ripple e dai suoi dirigenti senza un'apposita licenza.

La scorsa settimana la SEC ha subito un duro colpo nel suo caso contro Ripple, dopo che un giudice statunitense ha stabilito che la SEC deve produrre documenti interni relativi al "discorso di Hinman": questa potrebbe essere una prova fondamentale a sostegno dell'azienda crypto.

Se Ripple riuscisse a dimostrare che XRP non è una security, l'evento potrebbe far impennare il valore dell'asset e creare un precedente per altri token simili.