Durante la conferenza "Online Astana Finance Days 2020", i funzionari del Kazakistan hanno svelato maggiori informazioni su come il Paese si approccerà al mondo delle criptovalute. Il Kazakistan prevede di raddoppiare il proprio investimento nel mining di monete digitali entro la fine dell'anno, e di continuare lo sviluppo della sua Central Bank Digital Currency (CBDC).

Il progetto per il mining di criptovalute ha già attirato un investimento di 82,6 milioni di tenge kazaki, equivalenti a circa 20 milioni di dollari statunitensi. I funzionari hanno svelato che quest'anno tale investimento aumenterà di altri 80 milioni di tenge.

Il Kazakistan sta lavorando a una criptovaluta nazionale

Lo sviluppo della tecnologia blockchain offre alle valute digitali un nuovo significato pratico, sostiene il Kazakistan.

A maggio di quest'anno Mu Xin, consigliere del presidente kazako, ha proposto l'introduzione di una piattaforma blockchain nazionale e di un tenge digitale, allo scopo di contrastare la corruzione e garantire la trasparenza nell'assegnazione dei fondi pubblici. A giugno, il Kazakistan ha svelato un piano di sviluppo per blockchain e tecnologie digitali.

In questo momento la Banca Centrale del Kazakistan sta studiando la possibilità di introdurre una CBDC:

"Il compito principale di una banca centrale è quello di mantenere i target d'inflazione e la stabilità del mercato finanziario. Una valuta digitale rappresenta una soluzione per la seconda priorità.

Bisogna assicurare che il design della valuta digitale sia conforme agli obiettivi della politica monetaria."

Il Kazakistan è il quarto paese al mondo per hash power

A maggio di quest'anno, il Centre for Alternative Finance (CCAF) della Cambridge University ha lanciato la Bitcoin Mining Map, un servizio che mostra l'hash rate prodotto in media ogni mese dalle varie nazioni del pianeta.

Il Kazakistan, con il 6,17% dell'hash power globale, si è aggiudicato la quarta posizione in classifica. Viene preceduto soltanto da Cina (65%), Stati Uniti (7,24%) e Russia (6,90%).

Questa settimana Max Keiser, veterano di Wall Street e conduttore della trasmissione televisiva sulla finanza Keiser Report, ha previsto che presto anche gli Stati Uniti si lanceranno nel settore del mining:

"E a un certo punto l'America dirà: 'Dobbiamo entrare nella corsa allo spazio del 21° secolo, il mining di Bitcoin'. Tenteranno quindi di raggiungere il 20% dell'hash rate."

Nel dicembre dello scorso anno, i legislatori del Kazakistan hanno confermato che il Paese non tasserà il mining di criptovalute fino a che le monete digitali così generate non vengono vendute in cambio di denaro fiat. Da un punto di vista giuridico il mining non viene pertanto considerato un'attività imprenditoriale, bensì un "progresso puramente tecnologico".