L’exchange di criptovalute sudcoreano Upbit interromperà a breve i servizi per gli utenti non verificati.

Sabato, la compagnia ha annunciato ufficialmente una serie di modifiche al suo sistema di verifica dei clienti in conformità con i requisiti antiriciclaggio (AML) obbligatori in Corea del Sud.

Stando all’annuncio, questa settimana Upbit inizierà a limitare gradualmente i servizi per gli utenti non verificati. A partire da mercoledì 6 ottobre, i clienti non verificati potranno solo effettuare transazioni con un valore massimo pari a 1 milione di won coreani (850$) alla volta.

Quando il cliente completa la verifica, il limite di 1 milione di won verrà rimosso; i membri che eseguono ordini per meno di 1 milione di won possono procedere con la verifica in qualsiasi momento,” ha spiegato la compagnia.

Dopo una settimana dalle restrizioni AML iniziali, Upbit ha intenzione di introdurre nuovi limiti per gli utenti non verificati. A partire dal 13 ottobre, Upbit sospenderà i servizi di trading, i depositi e i prelievi per i clienti esistenti che non hanno completato la verifica dell’identità. “Al completamento della verifica, le transazioni di trading, deposito o prelievo verranno ripristinate,” ha chiarito Upbit.

Inoltre, l’annuncio indica che i nuovi utenti registrati dopo mercoledì potranno depositare e prelevare solo dopo aver completato la verifica. L’exchange ha consigliato anche di elaborare la verifica tramite K Bank, il fornitore on-ramp fiat ufficiale di Upbit. “Le procedure di prelievo ad altre banche verranno notificate più tardi attraverso un avviso separato,” recita l’annuncio.

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Upbit è uno dei più grandi exchange di criptovalute in Corea del Sud insieme a Bithumb, Coinone e Korbit. Nel complesso, queste quattro piattaforme rappresentano oltre l’80% del mercato crypto locale.

Le nuove politiche di verifica dei clienti introdotte dalla compagnia si allineano alle normative AML sudcoreane, che richiedono a exchange locali ed esteri di fornire conti con nomi reali tramite una banca locale. La Financial Services Commission ha obbligato i crypto exchange in Corea del Sud a presentare richieste per una licenza operativa ufficiale entro il 24 settembre. Successivamente, alcuni grandi exchange, tra cui Binance, hanno sospeso le coppie di trading in KRW e rimosso il supporto per la lingua coreana dalle loro piattaforme.