Secondo quanto recentemente comunicato, la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California avrebbe ordinato a Kraken, exchange di criptovalute, di fornire informazioni sui conti e sulle transazioni all'Internal Revenue Service (IRS). L'agenzia ha dichiarato di aver necessità di tali informazioni per determinare se gli utenti dell'exchange non abbiano dichiarato le proprie imposte.
Secondo l'ordine emesso venerdì 30 giugno, Kraken dovrà fornire i dettagli degli utenti che hanno effettuato transazioni superiori a 20.000$ nell'arco di un anno solare, compresi nomi (reali o pseudonimi), date di nascita, numeri di identificazione dei contribuenti, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi e-mail e vari altri documenti.
A febbraio, l'IRS ha presentato un'istanza presso il Distretto settentrionale della California, poco dopo che Kraken aveva raggiunto un accordo con la Security Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti in merito a denunce di violazione delle leggi sui titoli relative al suo servizio di staking. L'IRS ha affermato di aver emesso una notifica a Kraken nel 2021, alla quale l'exchange non avrebbe ottemperato, tentando adesso di indagare sugli obblighi fiscali degli utenti che hanno effettuato transazioni in criptovalute tra il 2016 e il 2020.
Inoltre, Kraken dovrà comunicare gli indirizzi della blockchain e gli hash delle transazioni, già inclusi nei dati delle transazioni disponibili per la condivisione. All'exchange potrebbe anche essere richiesto di fornire dati non elaborati all'IRS.
Il giudice Joseph Spero, che ha presieduto il caso, sembra aver respinto il tentativo dell'IRS di ottenere da Kraken informazioni sull'occupazione e sulla fonte di reddito. Il giudice avrebbe inoltre negato in toto diverse richieste del fisco.
Nella valutazione di alcune richieste del fisco, il giudice ha affermato che la corte deve accertare se la richiesta del governo è adeguatamente mirata, ovvero che non ecceda aldilà di quanto necessario per raggiungere lo scopo prefissato.
Secondo le conclusioni della corte, le informazioni richieste nelle prime tre richieste, che mirano a identificare i titolari di account Kraken che rientrano nella definizione di Doe, sono eccessivamente ampie e vanno oltre ciò che serve alla maggior parte degli utenti per stabilire la propria identità.
La sentenza di venerdì, favorevole al governo, giunge nel contesto di un'intensificazione del giro di vite degli Stati Uniti sulle criptovalute. A giugno, la SEC ha intentato diverse cause, accusando Coinbase di gestire diversi asset considerati titoli non registrati e Binance.US di aver abusato dei fondi dei clienti, ingannato gli investitori e le autorità di regolamentazione e violato anch'esso le norme sui titoli.
Traduzione a cura di Walter Rizzo