Quest'inizio della settimana Bitcoin (BTC) è partito meglio rispetto a molti altri asset, con la la settimana precedente che evita ulteriori perdite per i bull.
Ancora pesantemente correlata al calo sui mercati azionari, la più grande criptovaluta sta comunque difendendo i 30.000$ alla giornata odierna, puntando alla parte superiore del suo trading range a seguito dell'implosione di Terra (LUNA).
Sebbene non vi siano segnali di un'imminente e miracolosa ripresa dei prezzi, alcuni sperano che il rialzo si manifesti prima di qualsiasi forma di inversione di trend al ribasso.
Le condizioni macro rimangono difficili e la settimana dell'incontro annuale del World Economic Forum (WEF) aggiungerà benzina sul fuoco circa la tolleranza di Bitcoin.
Se a ciò si aggiunge il più grande aggiustamento al ribasso delle difficoltà previsto dallo scorso luglio, diventa più evidente che Bitcoin stia lottando per rafforzarsi su più fronti.
Cosa potremmo aspettarci nei prossimi giorni? Analizziamo insieme i diversi fattori da tenere a mente che potrebbero influenzare la price action di BTC.
Un ribasso di BTC è ancora sul tavolo
Contrariamente a quanto osservato durante le ultime settimane, Bitcoin è riuscito a mostrare forza a seguito della chiusura settimanale.
Nonostante il record dell'ottava candela rossa settimanale consecutiva, la mancata rottura al ribasso ha permesso a BTC/USD di mantenere i 30.000$.
Per Michaël van de Poppe, collaboratore di Cointelegraph, il trend era già evidente durante il fine settimana.
Ancora bene su #Bitcoin.
Grande breakout in area 29.300$, con conseguente corsa verso i 30.200$, diventati resistenza (come indicato nel tweet precedente).
Adesso consolidiamo.
Il break significherebbe 31.100$ e potenzialmente 32.800 + momentum per le #altcoin.
Still good on #Bitcoin.
— Michaël van de Poppe (@CryptoMichNL) May 22, 2022
Great breakout at the $29.3K area, resulting in a run towards $30.2K, which became resistance (as disclosed in the previous tweet).
Consolidation now.
Break would mean $31.1K and potentially $32.8K + #altcoin momentum. pic.twitter.com/Ia9svBR3Lf
Dato il quadro generale della correlazione dei titoli e della stretta monetaria che li ha costretti a scendere, non tutti erano fiduciosi in una continuazione rialzista per Bitcoin.
BTC settimanale:
Molte resistenze in alto.
Non molto supporto al di sotto.
Questa non è una previsione.
BTC weekly:
— Nunya Bizniz (@Pladizow) May 23, 2022
Alot of resistance above.
Not so much support below.
This is not a prediction. pic.twitter.com/L34fV2sA7M
"Il mio scenario ideale per Bitcoin sarebbe un'esplosione fino a 22.000$ prima di un grande rimbalzo vicino ai 40.000$", riporta oggi il popolare trader di Twitter Nebraskan Gooner ai suoi follower:
"Questa sarebbe la migliore opportunità per un rimbalzo durante il bear market e coglierebbe molte persone di sorpresa. È bene monitorare tutti gli scenari, soprattutto se tutti sono così fiduciosi in un rimbalzo".
Questa prospettiva si allinea alle previsioni che vorrebbero Bitcoin rompere il precedente minimo dei 23.800$, sulla scia del crollo di Terra.
Al termine della scorsa settimana, Filbfilb, co-fondatore della suite di trading DecenTrader e analista di mercato di lunga data, afferma che sia giunto il momento di accettare che la più grande criptovaluta si trovi in un bear market.
"Se dovessimo perdere l'attuale supporto a 28.670$, allora il supporto finale prima di nuovi minimi si trova a 26.512$", ha aggiunto in quell'occasione, identificando i livelli di supporto e resistenza che non hanno ancora visto un retest:
"Al rialzo, se il prezzo dovesse sfondare la resistenza giornaliera, il limite inferiore del canale Log Growth si trova a 34.270$".
Nel frattempo, a prescindere dalla forza dei 30.000$ questa settimana, potremmo assistere ad un relief prima di qualsiasi potenziale inversione, dichiara il popolare account Twitter IncomeSharks.
#Bitcoin - Potete chiamarlo rimbalzo del gatto morto, relief rally, re-test ribassista, o raggiungimento del bottom, in qualunque modo.... Che siate bull o bear dovreste almeno concordare sul fatto che prima ci sia un po' di rialzo.
#Bitcoin - You can call it a dead cat bounce, relief rally, bearish re-test, or the bottom being in, whatever you want to say.... Bulls or bears should at least agree on us getting some upside first. pic.twitter.com/o04UwAgDPn
— IncomeSharks (@IncomeSharks) May 23, 2022
Al momento della stesura, BTC/USD fluttua intorno ai 30.500$, come evidenziato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
WEF progetta di "modificare" Bitcoin
La prima riunione annuale del World Economic Forum dall'inizio della pandemia COVID-19 è l'evento macro della settimana.
L'élite economica si riunisce a Davos, in Svizzera, dal 22 al 26 maggio e i mercati si stanno preparando ad una potenziale volatilità sulla base dei loro prossimi interventi.
Per i Bitcoiner l'evento tende ad essere stressante, in quanto il settore tenderà a valutare il sentiment dei pesi massimi della finanza tradizionale.
Quest'anno probabilmente non sarà diverso. Appena un mese fa, il WEF ha pubblicato un video in cui si sostiene che andrebbe modificato l'algoritmo di consenso di Bitcoin, da proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS), per motivazioni di carattere ambientale.
Una campagna di accompagnamento, Change the Code, condotta dal cofondatore e presidente esecutivo di Ripple, Chris Larsen, e da Greenpeace USA, sta tentando di ottenere il sostegno del mainstream alla modifica del codice.
Inoltre: "Gli esperti" hanno trovato un modo per modificare #Bitcoin da una rete decentralizzata ad una centralizzata, in modo da poterla controllare.
Questa campagna "change the code not the climate" introdotta dal WEF e finanziata dai ricchi ha un solo obiettivo: assumere il controllo di #Bitcoin.
Moreover: “Experts” have found a way to move #Bitcoin from a decentralised network to a centralised, so they can control it.
— Carl ₿ MENGER ⚡️. (@CarlBMenger) May 8, 2022
This “change the code not the climate” campaign introduced by the WEF and financed by the wealthy has only one goal: Take over the control of #Bitcoin. pic.twitter.com/kMkXDLjLWc
L'implosione della stablecoin TerraUSD (UST) questo mese ha ulteriormente trascinato le criptovalute nel mirino dell'establishment finanziario. Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha affermato che tutte le criptovalute "non valgono nulla" e, forse paradossalmente, richiederebbero una regolamentazione.
Durante un'intervista condivisa ieri alla trasmissione televisiva olandese College Tour, Lagarde ha dichiarato: "Si basano sul nulla, non c'è alcun asset sottostante che funga da ancora di sicurezza".
Sia il WEF che Lagarde sono stati oggetto di critiche da parte di attori impegnati su Bitcoin, e persino aziende, come la svizzera Bitcoin Suisse, hanno mostrato scarsa tolleranza alle loro critiche.
Quanto ne sanno davvero i partecipanti al #WorldEconomicForum su #Bitcoin, #crypto e il potenziale della #blockchain ⁉️ #WEF22
Per aiutarli (e per Christine @Lagarde), vi offriamo una breve introduzione!
(Aiutateci a diffondere la notizia @thecryptovalley @TheBlock__ @crypto @wef @FT)
How much do the attendees of the #WorldEconomicForum really know about #Bitcoin, #crypto and the potential of #blockchain ⁉️ #WEF22
— Bitcoin Suisse (@BitcoinSuisseAG) May 22, 2022
To help them (& Christine @Lagarde) out - we offer a short primer!
(Help us spread the word @thecryptovalley @TheBlock__ @crypto @wef @FT)
Proprio come avvenuto durante il summit della scorsa settimana organizzato dal presidente del Salvador Nayib Bukele, incentrato su Bitcoin e a cui hanno partecipato 44 Paesi, l'evento di Davos di questa settimana vedrà un concorrente di spicco sostenere Bitcoin rispetto alla valuta fiat.
L'Oslo Freedom Forum, che si terrà dal 23 al 25 maggio a Oslo, in Norvegia, si descrive come "un incontro globale di attivisti uniti dall'opposizione alla tirannia".
All'evento interverranno alcuni dei nomi più noti nel settore, tra cui l'economista Lyn Alden, il CEO di Strike Jack Mallers e la co-fondatrice e CEO di Lightning Labs Elizabeth Stark.
"Due forum internazionali che iniziano domani sono in apparenza simili, ma diametralmente opposti. Il World Economic Forum e l'Oslo Freedom Forum. Una necessità del denaro manipolato è la coercizione e la perdita dei diritti e delle libertà individuali. Ci vediamo a Oslo", ha twittato durante il fine settimana l'imprenditore Jeff Booth, anch'egli previsto come partecipante.
La difficoltà riflette le condizioni riscontrate dai miner
I grandi ribassi del prezzo di Bitcoin non sono privi di conseguenze.
Secondo le ultime stime, i fondamentali della rete dovranno presto adeguarsi ai 30.000$.
La difficoltà, che riflette le dinamiche in evoluzione tra i miner, si ridurrà di circa il 3,3% in occasione del prossimo aggiustamento automatico di questa settimana. Nonostante sia modesta rispetto ad altri aggiustamenti, la variazione sarà comunque il più grande decremento da luglio 2021.
Il motivo è semplice: la price action di Bitcoin non solo si è diretta verso il basso, ma sta mettendo a dura prova la redditività dei miner.
Il costo di produzione dei miner è fondamentale per determinare la loro attività corrente. Un calo al di sotto di tale soglia, attualmente intorno ai 26.000$, provocherebbe modifiche più evidenti nei fondamentali della rete, al fine di mantenere una partecipazione redditizia.
Secondo la risorsa di monitoraggio MacroMicro, al 21 maggio il costo medio di un Bitcoin era di 26.250$.
Nonostante le possibili pressioni sulla redditività basate sui dati stimati, i miner non esprimono segnali di capitolazione, mantenendo le vendite di BTC al minimo, secondo gli ultimi dati della piattaforma di analisi on-chain Glassnode.
In data odierna, i deflussi dei miner – monete che lasciano i wallet dei miner – hanno toccato il minimo mensile.
Ad oggi, l'hash rate di Bitcoin è sceso dai suoi massimi storici, attestandosi su una stima di 233 esahash al secondo (EH/s).
Per Ki Young Ju, CEO della piattaforma di analisi CryptoQuant, il trend generale rimane altrettanto chiaro.
"Malgrado il prezzo di BTC sia sceso del -56% da novembre 2021, l'hashrate è aumentato del +75%", aggiungendo:
"Il mercato è gelido, ma i fondamentali sono bollenti grazie agli impianti di mining".

Il volume on-chain tocca i minimi plurimensili
Durante l'anno, Bitcoin è stato notoriamente noioso per i consumatori mainstream, considerando la price action, e ultimamente sta diminuendo anche la partecipazione degli investitori esistenti.
I dati on-chain mostrano che i volumi sono in costante declino, con la notevole eccezione del panico post-LUNA.
Glassnode, che tiene traccia della media mobile settimanale dei volumi delle transazioni on-chain, ha registrato i minimi di nove mesi in data odierna.
Dal 9 maggio in poi, la media mobile ha iniziato a scendere precipitosamente, siglando un crollo del 70% alla giornata di ieri.
Nonostante Ki di CryptoQuant abbia sottolineato la mancanza di interesse da parte dei retail, il collega analista Willy Woo sostiene che le fluttuazioni di mercato siano state influenzate da grandi operatori.
"Pochissimo del volume e quindi dell'impatto sul prezzo proviene dai retail che necessitano di pagare la spesa", commenta su Twitter la scorsa settimana:
"Il 5% dell'offerta è posseduto da persone che detengono meno di 30.000$ dollari di BTC, il grosso del volume è costituito da grandi investitori che vendono per coprire il rischio di mercato".

Il sentiment di mercato torna a toccare il bottom
A fronte di una modesta forza dei prezzi, Bitcoin è tutt'altro che rialzista se osservato dal punto di vista del sentiment.
Secondo il classico indicatore del sentiment, il Crypto Fear & Greed Index, la maggior parte del mercato si sta preparando ad un nuovo ribasso.
Con un valore di 10/100, l'indice è tornato nel segmento inferiore della sua zona di "paura estrema", che storicamente si è manifestata in corrispondenza dei minimi di prezzo.
L'indice non è nuovo a segnali di ribasso quest'anno, registrando 8/100 – il minimo da marzo 2020 – ad inizio mese.
Analizzando il sentiment dell'S&P 500, altamente correlato, il trader, imprenditore e investitore Bob Loukas ha condiviso un pattern che Bitcoin potrebbe imitare.
Due osservazioni sul sentiment dei titoli azionari.
Un estremo sentimento ribassista assoluto significa probabilmente che un forte rally in controtendenza è molto vicino.
Un sentimento ribassista consistente conferma che si tratta di un bear market ciclico di durata, non ancora di un buy the dip.
Two observations on sentiment in equities.
— Bob Loukas (@BobLoukas) May 22, 2022
Absolute extreme bearish sentiment likely means a sharp counter trend rally is very close.
Consistent bearish sentiment confirms this is a cyclical bear market of duration, not a buy the dip just yet. pic.twitter.com/Jpfo9GUSMr
La scorsa settimana, invece, il famoso trader e analista Rekt Capital ha sostenuto che sarebbe necessaria una variazione di prezzo più sostanziale per mutare il sentiment in modo significativo.
"È facile diventare rialzisti su BTC in una giornata verde e ribassisti in una giornata rossa. Ma BTC sta ancora oscillando tra i 28.000-32.000$", ha twittato:
"Ciò continuerà fino a quando uno di questi livelli non sarà rotto. I movimenti intra-range non sono abbastanza consistenti per dettare cambiamenti nel sentiment".

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.