Una giuria di cinque giudici di New York ha formalmente radiato Mark S. Scott, ex avvocato dello studio legale Locke Lord LLP e difensore della famigerata truffatrice Ruja Ignatova, detta "Cryptoqueen", dopo la sua condanna del novembre 2019 per accuse relative alla frode multimiliardaria OneCoin.

Scott è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro e alla frode bancaria, ma si è opposto alla radiazione dall'albo, sostenendo di avere in sospeso una mozione stragiudiziale che richiederebbe un'assoluzione o un nuovo processo.  

I giudici della Terza Commissione Giudiziaria hanno respinto queste argomentazioni, affermando che "Se la mozione stragiudiziale dell'imputato o il suo potenziale futuro appello dovessero avere successo, egli potrebbe chiedere di annullare la sanzione imposta da questo tribunale.

Co-fondato da Ignatova a metà degli anni '10, lo schema piramidale OneCoin operava come una classica truffa di marketing multilivello: la piattaforma offriva commissioni per chi fosse riuscito a reclutare investitori per la nuova, grande criptovaluta, ma spesso i fondi andavano a finire direttamente nelle tasche di Ignatova, attualmente latitante. 

Da parte sua, Scott è stato condannato per aver contribuito a riciclare quasi 400 milioni di dollari per Ignatova, guadagnando oltre 50 milioni di dollari in commissioni. Secondo i procuratori, Scott si vantava delle sue entrate: "50 a 50", in riferimento alla sua ricchezza e alla sua età. Scott avrebbe usato il denaro per acquistare auto, una barca e diverse case in località marittime.

Come precedentemente riferito da Cointelegraph, la saga di OneCoin ed i suoi personaggi diventeranno il soggetto di un film con protagonista Kate Winslet, oltre che di uno show televisivo della BBC. 

Scott, esentato per ora dal carcere per motivi di salute, è attualmente in attesa della sentenza, prevista per dicembre 2020. Rischia fino a 50 anni di reclusione.