La Bank Negara Malaysia (BNM), la banca centrale del Paese, ha presentato una roadmap triennale per esplorare e testare la tokenizzazione degli asset nel settore finanziario.
In base a questa iniziativa, la BNM lancerà progetti di proof-of-concept (POC) e pilot live attraverso il suo Digital Asset Innovation Hub (DAIH), istituito all'inizio di quest'anno, come annunciato venerdì dalla banca centrale.
Una parte fondamentale della roadmap prevede al contempo la creazione di un gruppo di lavoro sull'industria della tokenizzazione degli asset (IWG), che coordinerà l'esplorazione a livello settoriale, condividerà le conoscenze e identificherà le sfide normative e legali.
Il gruppo di lavoro, co-guidato dalla BNM e dalla Securities Commission (SC), si concentrerà inizialmente su casi d'uso fondamentali in grado di dimostrare un valore economico “chiaro”.
Depositi tokenizzati, stablecoin, integrazione CBDC
La banca centrale precisa che la tokenizzazione si concentrerà su asset reali, non su criptovalute.
Tra i casi d'uso evidenziati figurano il finanziamento della catena di approvvigionamento per ampliare l'accesso al credito delle PMI, la gestione della liquidità tokenizzata per un regolamento più rapido e le applicazioni di finanza islamica in grado di automatizzare le transazioni conformi alla Sharia. Altri settori includono i pagamenti programmabili, la finanza verde e i regolamenti commerciali transfrontalieri 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
La BNM intende inoltre studiare il ruolo dei depositi tokenizzati denominati in MYR e delle stablecoin, con l'obiettivo di preservare l'“unicità della moneta” consentendo al contempo un regolamento digitale efficiente. Sarà inoltre esplorata l'integrazione della valuta digitale della banca centrale (CBDC) all'ingrosso.
In base alla roadmap, la Malesia mira anche a unirsi ad altre autorità di regolamentazione asiatiche come la MAS di Singapore e la HKMA di Hong Kong nella sperimentazione della tokenizzazione degli asset per modernizzare l'infrastruttura finanziaria. Il feedback del settore sul documento di discussione è aperto fino al 1° marzo 2026.
Autorità regolamentazione malese propone quotazioni più rapide per le criptovalute
A luglio, la SC malese ha proposto un nuovo quadro normativo che consentirebbe agli exchange di criptovalute autorizzati di quotare determinati asset digitali senza bisogno di previa approvazione da parte dell'autorità di regolamentazione.
In base alla proposta, gli exchange sarebbero tenuti a garantire che gli asset quotati siano stati sottoposti a controlli di sicurezza pubblica e siano stati negoziati per almeno un anno su una piattaforma conforme agli standard del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI).