I servizi di salute mentale decentralizzati potrebbero essere la risposta all'incombente carenza di professionisti della salute mentale, secondo i professori della John Hopkins University di Baltimora.

Discutendo con Cointelegraph, Johannes Thrul della John Hopkins School of Mental Health ha ipotizzato che il settore del supporto alla salute mentale potrebbe prendere spunto dalle organizzazioni autonome decentralizzate (decentralized autonomous organization, o DAO), offrendo servizi di supporto in un sistema decentralizzato.

Thrul è autore di un documento accademico pubblicato il 22 luglio, che analizza "Web3 e salute mentale digitale", immaginando un sistema decentralizzato di supporto tra pari che si affida ad "individui con esperienza vissuta" per fornire aiuto "in base alla loro esperienza nella gestione delle proprie condizioni".

Thrul ha affermato che il sistema funzionerebbe utilizzando un "crypto token collegato alla community", che verrebbe ricompensato a coloro che "apportano contributi positivi alla comunità", come aiutare qualcuno a superare un problema di salute mentale in un ambiente di supporto tra pari.

Ho appena pubblicato il primo articolo, redatto con @drjthrul, sul Web3 come soluzione scalabile per migliorare la salute mentale della popolazione. Il link è qui sotto. Sarei interessato ad incontrare collaboratori tecnici. Prego @cdixon per un retweet. 

In un periodo in cui mi sento preoccupata e ansiosa per lo stato del mondo, è stato divertente lavorare a questo articolo di opinione genuinamente positivo ed edificante sul potenziale del web3 e del supporto online tra pari per la salute mentale.

Ha affermato che il sistema non sarebbe vincolato a "restrizioni di confine", sottolineando la rapidità con cui i governi si sono adattati alla fornitura di servizi sanitari a distanza durante la pandemia COVID-19, pur ammettendo che non potrebbe sostituire da solo il sistema medico tradizionale. Al contrario, potrebbe essere utilizzato per integrare la visita di uno psicologo tradizionale.

Un altro professore che ha contribuito alla stesura del documento accademico, Luke Kalb, ha affermato che un sistema decentralizzato di supporto tra pari possa fornire maggiore flessibilità e libertà nel modo in cui affrontiamo i problemi di salute mentale:

"La community può trovare modi creativi per affrontare i problemi [...] questo sistema di supporto tra pari apre a tante opportunità di creatività".

Gli accademici hanno evidenziato che questo sistema potrebbe diventare essenziale in futuro, data la probabilità di una carenza di servizi di salute mentale tradizionali, dato che "il 61% degli psichiatri praticanti negli Stati Uniti è prossimo alla pensione".

Il documento cita anche una ricerca del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che prevede "una prolungata carenza di forza lavoro nazionale per tutti i professionisti della salute mentale entro il 2025".

Sebbene i professori abbiano appena iniziato le fasi iniziali di ricerca, sperano di iniziare a sviluppare le relazioni professionali necessarie per ottenere questo risultato. Thrul ha riferito che "è difficile trovare la giusta partnership tecnica con la stessa visione condivisa [...] tuttavia vogliamo mettere in campo questo progetto come un appello ad approfondire, riunirsi e confrontarsi".