In seguito al deposito, da parte di Coinbase, di una richiesta di autorizzazione per una IPO presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, la società di ricerca Messari ha valutato il noto exchange: ben 28 miliardi di dollari.
Il modello di Messari indica questa cifra dopo aver esaminato i vari segmenti di business dell'azienda, come il trading, la custodia e le carte di debito.
Coinbase è uno dei più grandi exchange al mondo, con un volume di scambi giornalieri superiore a un miliardo di dollari. Nel 2020 gli asset custoditi dalla piattaforma sono cresciuti fino a 20 miliardi di dollari: si tratta di un balzo in avanti notevole rispetto ai 7 miliardi del 2019.
Nell'agosto 2017, durante un fundraising, la valutazione di Coinbase ha superato la soglia del miliardo di dollari, guadagnandosi lo status di “unicorno”. Nel corso dell’ultimo round di finanziamenti, nell’ottobre 2018, la società era stata valutata 8 miliardi di dollari.
Nell'agosto 2020 un report della società di ricerca Hurun non si era discostato dalla cifra degli 8 miliardi di dollari, nonostante l'aumento del volume giornaliero degli scambi e degli asset in custodia.
Spiegando la sua ultima valutazione di 28 miliardi di dollari, l'analista di Messari ha sottolineato l’impatto di una IPO così importante sul mondo crypto:
"Questa quotazione è importante anche per le valutazioni dei token, in quanto Coinbase diventerà di fatto uno standard per operazioni simili, non solo per le future quotazioni azionarie ma anche per i token nativi degli exchange."
Nel frattempo, report non confermati affermano che il Palm Beach Research Group di Teeka Tiwari ha previsto una valutazione futura di 242 miliardi di dollari per la piattaforma DeFi Synthetix.
Il presunto avviso di acquisto per i token Synthetix (SNX) stima "prudenzialmente" che l'exchange decentralizzato potrebbe "ottenere un premium cinque volte superiore a quello degli exchange tradizionali", pari a circa dieci volte la valutazione attuale di Coinbase fatta da Messari. Un target di 2.192 dollari per token rappresenterebbe un ritorno di oltre il 41.000% rispetto al prezzo odierno.
Alcuni commentatori su Twitter hanno però fatto notare che l'azienda aveva fatto previsioni simili in passato, che però non si sono realizzate.