La decisione da parte di MicroStrategy di utilizzare Bitcoin come valuta di riserva primaria ha dato prova della preferenza di Michael Saylor per l’asset rispetto alle altcoin.

In un tweet del 20 settembre, il CEO della società di business intelligence ha affermato di considerare Bitcoin (BTC) un network di crypto asset, a differenza di token come Ethereum (ETH) o le stablecoin, che ha invece definito “crypto-application network.

Condividendo un grafico della risorsa di analisi Bitcoin Dominance, il CEO ha asserito che la dominance della criptovaluta "è passata dal minimo di 71,05% del 20 dicembre 2017 al 93,57% di oggi.

“Nel considerare la dominance dei network nel settore crypto, trovo più chiaro separare network di crypto asset come Bitcoin da crypto-application network come Ethereum e le stablecoin.”

Tuttavia, Saylor è intenzionalmente selettivo per quanto riguarda questi dati. Le cifre di Bitcoin Dominance non comprendono initial coin offering o stablecoin, ma “includono solo monete che usano proof-of-work e cercano di essere denaro.

Secondo CoinMarketCap, che prende in considerazione stablecoin come Tether (USDT), il 13 settembre la dominance di Bitcoin era a un minimo annuale di 56,67%, mentre Messari riporta questo parametro più vicino al 59%. Entrambi i valori sono ben lontani dalla dominance del 93% twittata da Saylor. Quest’anno, Ethereum e la DeFi sono stati in testa alla alt-season, e i 10 token più grandi della DeFi rappresentano ora un market cap di circa 9 miliardi di dollari, rispetto ai 200 miliardi di dollari di Bitcoin.

Nonostante avesse affermato nel 2013 che “Bitcoin ha i giorni contati,” nelle ultime settimane Saylor è diventato ottimista sul crypto asset in seguito all’acquisto ad agosto di 250 milioni di dollari in BTC da parte di MicroStrategy, per utilizzare la criptovaluta come valuta di riserva. Il 14 settembre, il CEO ha annunciato che la società ha successivamente acquistato altri 175 milioni di dollari in BTC.

“Bitcoin scala bene come riserva di valore.”

Saylor non è l’unico nella comunità crypto a ignorare la stragrande maggioranza di altcoin. Emin Gün Sirer, il creatore della prima criptovaluta basata su proof-of-work, ha affermato ad aprile che i massimalisti di Bitcoin hanno ragione a etichettare “il 95% dei progetti come una truffa.

Hanno soltanto riciclato qualcosa che appartiene a qualcun altro," ha spiegato.