La Digital Currency Initiative, gruppo di ricerca del MIT dedicato a criptovalute e registri distribuiti, è dell'opinione che in futuro le Central bank digital currency (CBDC) adotteranno alcuni dei concetti e delle tecnologie attualmente in fase sperimentale nel settore delle criptovalute.

"Le CBDC non dovrebbero essere una copia diretta delle criptovalute attualmente esistenti, con esattamente lo stesso design e le medesime funzioni, ma ci sono cose che è possibile imparare da esse: l'utilità della programmabilità nel denaro e l'importanza di preservare la privacy degli utenti", hanno scritto di ricercatori del MIT in un lungo rapporto del 22 gennaio.

Le crypto nascono per rispondere ad una necessità

Analizzando l'incontro tra tecnologia e finanza avvenuto negli ultimi anni, il gruppo del MIT ha identificato che l'innovazione negli strumenti che permettono di trasferire valore è rimasta notevolmente indietro rispetto al desiderio in rapida crescita di soluzioni di pagamento computerizzate ed efficienti, come si è in parte visto nel settore dell'e-commerce.

Il mondo delle criptovalute è nato proprio per rispondere a tale necessità. Nonostante la sua storia sia ricca di tentativi ed errori, ha comunque spinto le autorità a rivalutare lo stato attuale del denaro.

Un laboratorio per sviluppatori in competizione

Gran parte dell'ecosistema delle criptovalute accetta contributi da praticamente chiunque, incrementando notevolmente il livello d'apertura del sistema di sviluppo e infiammando il fuoco della competizione nel mercato:

"L'ecosistema delle criptovalute dovrebbe essere considerato una sorta di laboratorio, dove sviluppatori in competizione l'uno con l'altro inventano diverse tecnologie, politiche monetarie, strategie di governance e sistemi di ricompense.

[...]

Il settore è ancora agli inizi, ma le migliori idee nate in questa industria si faranno eventualmente strada nel più conservativo mondo dei pagamenti digitali con fiat."