Il rischio di carriera legato alle criptovalute si sta spostando verso i gestori di fondi che non hanno esposizione agli asset digitali rispetto a quelli che hanno già investito, evidenziando un drastico cambiamento nell’approvazione istituzionale di Bitcoin (BTC) e della finanza decentralizzata, stando al senior commodity strategist di Bloomberg Mike McGlone.

L’edizione di novembre del Crypto Outlook di Bloomberg ha descritto il 2021 come un altro anno di fondazione per il mercato crypto, sottolineando ulteriormente la proposta di valore a lungo termine degli asset digitali. In questo contesto, i gestori di fondi “rischiano di rimanere indietro e sottoperformare i propri colleghi che possiedono crypto asset, ha scritto McGlone, aggiungendo:

“Il nostro grafico rappresenta la sovraperformance di oltre il 200% e di Bloomberg Galaxy Crypto e degli indici DeFi nel 2021 rispetto all’S&P 500.”

Anche se le crypto mostrano una volatilità molto maggiore rispetto agli investimenti tradizionali, i sell-off in asset come Bitcoin e Ether (ETH) “sembrano attirare compratori responsabili, gran parte dei quali affrontano il potenziale di rimanere indietro evitando allocazioni in crypto.

“I bull market si basano su carote appese al bastone e ne vediamo un sacco in futuro per Bitcoin e Ethereum. Il lancio dei Bitcoin ETF negli USA sembra essere una fase intermedia per arrivare a ciò che potrebbe agevolare la maggior parte degli investitori, ETF che tracciano il mercato crypto, come l’S&P 500.”

McGlone ha spiegato che “i gestori dovrebbero individuare grandi trend prima delle masse,” impresa che diventa molto più difficile affidandosi a strategie di portafoglio tradizionali, come allocare il 60% a azioni e il 40% a obbligazioni. Molti gestori patrimoniali hanno avvertito che nel mercato di oggi il portafoglio 60-40 tradizionale non è più sufficiente.

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Come segnalato da Cointelegraph a inizio ottobre, McGlone ha previsto correttamente le prime fasi del breakout di Bitcoin nel quarto trimestre, indicando che la resistenza a 50.000$ è probabilmente diventata un supporto. L’analista ha affermato che i 100.000$ sono tra le opzioni per BTC nel 2021, scenario ribadito nel nuovo report.

Al momento della stesura, la principale criptovaluta si aggira intorno ai 62.000$, stando a Cointelegraph Markets Pro. Bitcoin ha toccato un nuovo massimo di 67.100$ a ottobre prima di tornare a livelli più bassi.

Il prezzo di Bitcoin rimane saldamente sopra i 60.000$
Il prezzo di Bitcoin rimane saldamente sopra i 60.000$. Fonte: Cointelegraph Markets Pro

Michael Sonnenshein di Grayscale, Jeffrey Wang di Amber Group e Edouard Hindi di Tyr Capital prevedono che gestori di investimenti e consulenti finanziari ricopriranno un ruolo più centrale nel mercato delle criptovalute. Nel primo trimestre, Cointelegraph ha intervistato i tre dirigenti per esaminare l’interesse istituzionale per investimenti in crypto. A loro parere, il “rischio di carriera” associato all’investire in crypto è diminuito considerevolmente. L’ultimo pezzo del puzzle, secondo Edouard Hindi, potrebbero essere gli standard fiduciari:

“Ora che le barriere legate a custodia e regolamentazione stanno lentamente calando, ciò che potrebbe ostacolare ancora una più ampia adozione delle crypto da parte dei consulenti finanziari è la percezione secondo cui gli ‘standard fiduciari’ rimangono una sfida nel promuovere apertamente l’inclusione della classe di asset nei portafogli dei clienti.”