Grazie alla collaborazione con Virgo, Money.it è la prima testata giornalistica italiana a certificare le notizie attraverso la tecnologia blockchain.

Chiunque volesse verificare l’autenticità dello storico della notizia potrà farlo attraverso il sistema ‘Money Certified’, un servizio che permette agli utenti di visionare il processo di registrazione e verificare la corrispondenza di ogni notizia.
 
‘Money Certified’ è stato realizzato dal team di sviluppo di Money.it in collaborazione con Virgo, piattaforma realizzata dalle società Luxochain, Temera, PwC e VarGroup.

A tal proposito la redazione di Cointelegraph Italia ha intervistato Dimitri Stagnitto, Founder di Money.it e dell’omonima azienda.

Cointelegraph - A partire dal 30 settembre 2020 ogni news pubblicata su Money.it è certificata sulla blockchain privata realizzata da Virgo. Da cosa nasce l’esigenza di utilizzare la blockchain nel mondo dell’editoria?

Dimitri Stagnitto - Una delle differenze fondamentali tra un giornale “tradizionale” e uno digitale è la modificabilità delle pagine in qualsiasi momento. Mentre un giornale cartaceo dopo la stampa può essere archiviato e conservato per decenni, una news digitale può sparire o essere modificata anche dopo anni, con implicazioni potenzialmente molto negative: come diceva Orwell “Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato”.

La blockchain può sopperire almeno in parte a questa pecca del digitale, certificando con certezza che un contenuto sia integro e immodificato. Per il resto sta a noi archiviare con scrupolo e tenere operativi gli archivi in modo che tale informazione resti consultabile.

Cointelegraph - ‘Money Certified’ è la funzione che permette agli utenti di analizzare a ritroso lo storico di una notizia. Può spiegarci meglio il suo funzionamento?

Dimitri Stagnitto - Nel sistema Money Certified, dopo la messa online di una notizia (il sistema verifica le nuove notizie presenti o modificate ogni 2 ore) viene calcolato l’hash del contenuto e salvato su una blockchain privata. Ogni giorno l’hash cumulativo delle notizie della giornata viene poi salvato su una blockchain pubblica (Ethereum).
 
Se una notizia viene modificata, che sia l’aggiunta di una virgola o un cambiamento sostanziale del contenuto, l’hash cambia e viene quindi salvata una nuova versione di quel contenuto.

Con questo sistema possiamo garantire la data dell’ultima modifica e, attraverso la verifica del calcolo dell’hash, la corrispondenza della notizia online con il contenuto dell’ultima versione salvata in blockchain.

Cointelegraph - Quali sono le sue aspettative sull’implementazione della blockchain nel settore dell’editoria?

Dimitri Stagnitto - La blockchain è uno strumento utile virtualmente per qualsiasi settore, a patto che la si usi con la consapevolezza di ciò che può o non può garantire. Nel nostro caso, come descritto nella risposta precedente, abbiamo trovato che fosse utile a colmare una falla dell’editoria digitale (limitatamente all’ambito delle news).

Chiaramente, a differenza di un foglio stampato che alle giuste condizioni può arrivare alle future generazioni anche attraversando i secoli, il nostro sistema consentirà la lettura dei contenuti solo finché l’interfaccia di lettura, che svolge il ruolo della biblioteca nella nostra analogia, verrà tenuta online, il che è difficile da pensare su periodi così lunghi. Del resto nella storia molte biblioteche (o quantomeno i loro contenuti) sono andate distrutte come la famosissima biblioteca di Alessandria.

Questo per dire che nessun sistema è perfetto. Ciononostante, come i libri hanno più probabilità di conservarsi intatti a lungo in una biblioteca che in una cantina, Money Certified potrà garantire una conservazione più duratura con la certezza che il contenuto sia rimasto invariato per tutto il tempo trascorso dall’ultima registrazione.

Cointelegraph - Parlando di fake news e falsa informazione, possiamo considerare la tecnologia blockchain un buon alleato per contrastare queste pratiche?

Dimitri Stagnitto - Potenzialmente sì, accettando i limiti dello strumento. Si potrebbe per esempio certificare via blockchain che una data affermazione è tratta da una fonte autorevole, tuttavia la definizione di fonte autorevole non potrebbe che essere arbitraria e indipendente dall’utilizzo della blockchain, pertanto si tratterebbe di un uso “cosmetico” della blockchain. 

La nostra preferenza è stata per un’implementazione della blockchain che valorizzasse la trasparenza, non il contrario.

Purtroppo (o per fortuna) credo che per l’umanità il vero e il falso rimangano una chimera nella maggior parte dei casi (tantopiù quando si parla del racconto di fatti presenti) e che il fenomeno delle fake news, posta la necessità dell’uso di coscienziosità e onestà intellettuale da parte di chi svolge la professione giornalistica, sia da meditare più alla luce della frase di Orwell sopra riportata che da risolvere dal punto di vista tecnico. Sarebbe probabilmente un’operazione in stile torre di Babele e mi pare che non finì bene quella storia.

Cointelegraph - Quali saranno, secondo lei, i futuri sviluppi della blockchain al di là delle più note applicazioni finanziarie?

Dimitri Stagnitto - Se avessi certezze a tal riguardo starei probabilmente fondando start-up in serie nel settore. 

Sicuramente la blockchain si propone come soluzione per tutta una serie di problemi che ad oggi sono gestiti in altro modo. Penso sia importante sottolineare come in questo senso la blockchain sia uno strumento la cui efficacia dipende soprattutto dal modo con cui lo si usa. 

Abbiamo già attraversato almeno una fase importante in cui questa tecnologia è stata utilizzata più o meno a sproposito per progetti eccezionali sulla carta ma nulli nei fatti, in cui l’uso della blockchain non ha apportato concretamente alcun valore aggiunto. Questo ha portato a una perdita di fiducia verso lo strumento che mantiene invece ottime potenzialità esclusive se utilizzato nel perimetro della sua applicabilità su basi solide.

Siamo in una fase in cui, con meno clamore e meno velocità rispetto all’ultimo hype, Bitcoin ed Ethereum stanno tornando alle valutazioni in dollari degli ultimi record. Questo significa che la tecnologia e la community che la sostengono sono solide, il processo di affermazione su diversi settori deve comunque essere graduale. 

Molto meglio una crescita lenta ma solida (per quanto di lentezza di possa parlare nel settore digital nel XXI secolo) che fiammate di adozione che rischiano di finire per gettare il bambino con l’acqua sporca.

Ad oggi il bambino si è salvato e cresce, verso quale futuro siamo qui tutti per osservarlo.