Secondo un nuovo sondaggio, nonostante la recente volatilità, si registra un costante spostamento istituzionale verso il mercato delle criptovalute.

Un sondaggio pubblicato giovedì dall'Alternative Investment Management Association (AIMA) ha rilevato che il 55% degli hedge fund tradizionali aveva un'esposizione agli asset digitali nel 2025. Si tratta di un aumento dell'8% rispetto al 47% riportato nel sondaggio del 2024.

Hedge fund tradizionali che hanno investito e hanno in programma di aumentare la loro esposizione alle criptovalute. Fonte: AIMA

Secondo quanto riferito, al sondaggio hanno partecipato 122 hedge fund manager, che gestiscono un patrimonio complessivo pari a 982 miliardi di dollari. L'AIMA ha inoltre rilevato che, in media, i fondi allocano il 7% dei loro portafogli in asset legati alle crypto. Tuttavia, la maggior parte degli hedge fund mantiene un'esposizione bassa, con investimenti inferiori al 2%. Ciononostante, il 71% prevede di aumentare la propria esposizione nel corso del prossimo anno.

Quasi due terzi (67%) stanno investendo in criptovalute principalmente attraverso derivati senza esposizione diretta agli asset digitali. Tuttavia, il report segnala anche che il recente flash crash “ha messo in luce le vulnerabilità legate all'eccessiva leva finanziaria e alla mancanza di infrastrutture di livello istituzionale” che interessano i derivati.

I regolatori statunitensi innescano una frenesia di acquisti

Quasi la metà (47%) degli intervistati ha citato l'evoluzione del contesto normativo statunitense come motivo dell'aumento della propria allocazione in asset digitali. I risultati seguono importanti sviluppi a Washington, tra cui la revisione da parte dell'amministrazione Trump delle norme statunitensi in materia di asset digitali e le discussioni in corso al Senato sul disegno di legge relativo alla struttura del mercato crypto guidate dai legislatori di entrambi i partiti.

Le notizie di fine ottobre indicavano inoltre che molti senatori starebbero procedendo con il disegno di legge nonostante lo shutdown del governo statunitense.

La notizia ha fatto seguito all'avvertimento del Senatore Repubblicano della Carolina del Nord Thom Tillis, secondo cui il Congresso avrebbe solo pochi mesi per portare avanti la legislazione sulle criptovalute prima che le elezioni politiche blocchino il processo. Il quadro normativo sui pagamenti in stablecoin, delineato nel GENIUS Act, è entrato nella seconda fase di consultazione pubblica a fine settembre, mentre si avvicina alla sua implementazione.