Il 6 dicembre, appena due giorni dopo l'avvio della vendita di un "pacchetto di carte" NFT per il loro videogioco blockchain Alien Worlds, il team di 15 persone che compone lo studio di sviluppo Daococo ha chiuso le vendite a causa dell’esaurimento dei pacchetti, dopo aver raccolto 250.000$.

Sebbene questa cifra potrebbe sembrare una miseria in un mondo in cui una singola creatura NFT può essere acquistata per centinaia di migliaia di dollari, mentre giochi più strutturati come The Sandbox e Decentraland hanno raccolto milioni, per uno studio più piccolo questi fondi possono garantire il successo o meno di un progetto. Secondo il redattore capo di Play To Earn, Robert Hoogendoorn, l'insieme unico di incentivi per gli acquirenti implica che questo sistema potrebbe benissimo diventare parte di un trend più grande.

Hoogendoorn ha detto:

"Trovare giochi più piccoli, investire in anticipo e sperare che abbiano successo è molto simile ad investire in criptovalute. Tutti sperano di trovare il prossimo Minecraft e che il loro investimento gli renda 100 volte.”

Laddove le iniziative tradizionali di crowdfunding per i videogiochi permettono agli early user di finanziare il team di sviluppo in cambio di ricompense di vario tipo, come personaggi in-game con il loro nome o inviti agli eventi di lancio, i giochi con supporto NFT hanno il potenziale di trasformare questo concetto in un vero e proprio investimento. 

Il co-founder di Alien Worlds, Micheal Yeates, ha dichiarato: 

"Per secoli, la proprietà della terra è stata un privilegio delle classi abbienti. Ora, nel mondo crypto, tutti hanno la possibilità di guadagnare un reddito passivo possedendo una terra che sia veramente loro."

Gli oggetti e le risorse di gioco legati agli NFT possono maturare un significativo valore di rivendita, nel caso in cui tale gioco diventi popolare: secondo il team di Alien Worlds, complesse economie in-game possono anche trasformarli in asset fruttiferi. 

Saro Mckenna, co-founder di Alien Worlds, precisa:

"Gli NFT di [Alien Worlds] non sono come le carte NFT da collezione, perché hanno caratteristiche reali che sono riconosciute dagli smart contract del gioco. Un NFT potrebbe fruttarti più Trilium (la valuta di gioco di Alien Worlds) quando la usi, un'altra potrebbe essere usata più frequentemente. [...]

Questo è un passo avanti importante per gli standard blockchain, dove spesso la funzionalità è ancora per certi versi basilare, nonostante l'immutabilità e la decentralizzazione".

Alien Worlds, che si presenta come "DAO e DeFi nello spazio", è uno dei titoli maggiormente all'avanguardia nella monetizzazione degli NFT legati ai videogiochi, ma Hoogendoorn pensa che in futuro ce ne saranno altri:

"Per gli sviluppatori potrebbe sembrare strano dare ai giocatori la proprietà sui beni. Ma cosa succederebbe se ricevessero il 5% di commissione su ogni transazione in-game/on-chain? Creerebbero un nuovo flusso di entrate. Oltre a ciò, nascerebbe una community che ha una partecipazione economica nel loro mondo di gioco. L'engagement sarà molto più alto grazie dell'incentivo economico."

Tuttavia, Hoogendoorn ha messo in guardia gli sviluppatori che cercano di monetizzare il nuovo trend:  

"Bisogna comprendere la scarsità e costruire l'economia del gioco intorno a questo, e [assicurarsi] di avere un'economia di gioco che sia interessante in modo che i giocatori ci investano sopra tempo e denaro."