Benvenuti in Storia delle Crypto, una serie di Cointelegraph che riporta i lettori indietro nel tempo agli eventi più significativi del settore. Questo articolo esplora gli anni compresi fra il 2013 e il 2015, un periodo di grandi progressi ma anche notevoli sfide.
In questi anni, la crescente adozione mainstream di Bitcoin (BTC) ha segnato un cambiamento fondamentale verso il riconoscimento delle valute digitali come asset d'investimento. Purtroppo quest'epoca è stata anche testimone del disastroso collasso dell'exchange Mt. Gox, mettendo ancora una volta in evidenza la natura volatile e rischiosa dell'emergente mercato delle criptovalute.
Quest'epoca ha inoltre visto la nascita delle prime memecoin e dei token non-fungibili (NFT): innovazioni che hanno ampliato la creatività e le funzionalità del panorama crypto. Ma soprattutto, in questi anni è stato concepito il network Ethereum: questo sviluppo pionieristico estese gli usi della tecnologia blockchain, spianando la strada all'introduzione di smart contract e applicazioni decentralizzate (DApp).
Il periodo compreso fra il 2013 e il 2015 è stato cruciale per dare forma alla traiettoria del movimento crypto, ponendo le basi per le innovazioni (e le sfide) future.
Bitcoin continua la sua espansione
Poco dopo il primissimo halving di Bitcoin, avvenuto nel 2012, la criptovaluta raggiunse un importante traguardo: il 28 marzo 2013, il valore di un singolo BTC arrivò a 92$. Questo aumento di prezzo portò per la prima volta il suo market cap oltre la soglia del miliardo di dollari.
Il 10 aprile 2013, durante la crisi bancaria di Cipro, Bitcoin conquistò un altro impressionante obiettivo: un nuovo massimo storico di ben 190$. Quella crisi mise in evidenza i potenziali vantaggi delle valute decentralizzate, spingendo molti a considerare BTC una possibile soluzione alle vulnerabilità del sistema finanziario tradizionale. Tuttavia, soltanto una settimana dopo aver raggiunto il suo picco, il valore di BTC crollò a 68$.

Ma quello stesso anno, Bitcoin superò ogni più rosea aspettativa: il 19 novembre 2013 il prezzo della criptovaluta raggiunse i 1.000$, prima sull'exchange BTC China (ora noto come BTCC) e successivamente su Mt. Gox. Un risultato straordinario, che sottolineava la crescente importanza dell'asset BTC e l'interesse nel suo ruolo di asset alternativo nel più ampio panorama finanziario.
Un vecchio titano cade, nuovi exchange sorgono
Durante questo periodo critico, Mt. Gox (il più grande exchange di criptovalute all'epoca) ha dovuto affrontare parecchie difficoltà. Il 20 giugno 2013 annunciò un blocco temporaneo dei prelievi in dollari, dando inizio a due settimane di grande incertezza. Sebbene i prelievi siano poi stati ripristinati, la loro elaborazione divenne lenta e poco efficiente.

Poco più tardi Mt. Gox annunciò la sospensione dei prelievi in dollari statunitensi, seguita dall'interruzione dei prelievi di BTC il 7 febbraio 2014. Questa serie di eventi è culminata con la sospensione del trading il 24 febbraio 2014, e con la successiva dichiarazione di fallimento a Tokyo.
La situazione si aggravò quando Mt. Gox dichiarò bancarotta negli Stati Uniti nel marzo 2014, rivelando che 750.000 BTC appartenenti ai clienti e 100.000 dei suoi stessi BTC erano stati compromessi: al tempo, tale cifra equivaleva a circa 473 milioni di dollari.
Il collasso di Mt. Gox segnò l'inizio di un periodo turbolento per il settore delle criptovalute, ma ha anche portato alla nascita di diverse piattaforme che sarebbero diventate molto importanti in futuro. Okcoin, in seguito ribattezzata OKX, ha avviato le sue operazioni il 1° giugno 2013; l'exchange Kraken è divenuto operativo il 10 settembre 2013.
A dicembre 2013, Coinbase (azienda fondata nel 2012) si è assicurata un round di finanziamento di Serie B da 25 milioni di dollari guidato dalla società di venture capital Andreessen Horowitz. Ciò dimostrò la resilienza dei nuovi operatori del settore, che continuavano a crescere nonostante il periodo tutt'altro che ottimale.
L'arrivo di Ethereum
Nel 2013, Vitalik Buterin presentò il white paper di Ethereum, proponendo una piattaforma versatile per lo sviluppo di DApp. Buterin spiegò come la tecnologia blockchain potesse essere utilizzata per scopi che andassero ben oltre le semplici transazioni monetarie.
Nel gennaio 2014, i co-fondatori di Ethereum (Vitalik Buterin, Gavin Wood, Charles Hoskinson e Anthony Di Iorio) presentarono Ethereum alla North American Bitcoin Conference di Miami. Ethereum mantenne la sua promessa, divenendo oggi la seconda criptovaluta per market cap ed evolvendosi nella principale piattaforma per la distribuzione di DApp.
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