Il defunto crypto exchange Mt. Gox ha appena trasferito circa 12.000 Bitcoin a un nuovo indirizzo wallet sconosciuto, nella sua prima transazione importante dalla fine di Luglio. 

Mt. Gox ha effettuato la mossa intorno alle 23:39 UTC del 20 Agosto, inviando 12.000 Bitcoin (BTC), per un valore di 709,4 milioni di dollari, a un indirizzo vuoto che inizia con “1PuQB”.

Ha inoltre inviato 1.265 BTC per un valore di 74,8 milioni di dollari all'indirizzo che inizia con “1Jbez”, etichettato come cold wallet di Mt. Gox su Arkham Intelligence. I fondi non si sono più mossi. 

Fonte: HODL15Capital

La mossa potrebbe significare che Mt. Gox si sta preparando a distribuire più Bitcoin ai suoi creditori, che attendono di riavere le loro criptovalute dal 2014, anno in cui l'exchange è stato hackerato e poi è crollato. 

Alex Thorn, responsabile di ricerca per Galaxy, è però convinto del contrario. 

Thorn ritiene che solo una piccola parte dei fondi movimentati — 74,5 milioni di dollari — sia destinata a essere distribuita, mentre il resto andrebbe a finire in un “fresh cold storage” ancora in possesso della società. 

In ogni caso, si tratta del primo grande spostamento di Bitcoin effettuato da Mt. Gox dal 30 Luglio, quando quest'ultimo spostò 47.229 BTC verso tre wallet sconosciuti nell'arco di tre ore. 

All'epoca, Arkham Intelligence sospettava che 33.105 Bitcoin fossero andati a un indirizzo di proprietà del crypto exchange BitGo, uno dei custodi che sta lavorando con il fiduciario di Mt. Gox per restituire i fondi ai creditori.

Due settimane dopo, questo wallet ha inviato una transazione di prova prima di inviare l'intero importo a un altro indirizzo wallet sconosciuto, dove è rimasto da allora. 

Secondo i dati di CryptoQuant, circa il 68% dei fondi di Mt. Gox è stato restituito ai creditori.

Fonte: Hansolar

Al momento della pubblicazione, Mt. Gox detiene ancora una notevole quantità di Bitcoin: 46.164 BTC per un valore di circa 2,7 miliardi di dollari. 

È interessante notare che i creditori di Mt. Gox sembrano aver disatteso le aspettative: a quanto pare i creditori si tengono stretti i Bitcoin riacquistati. 

All'inizio di questo mese, Lukas Enzersdorfer-Konrad, vice CEO di Bitpanda, ha dichiarato a Cointelegraph che vale la pena ricordare che Mt. Gox è stato uno dei primi exchange in circolazione, quindi le persone che lo hanno utilizzato “sono early adopter”.

“Per loro Bitcoin non è solo un asset, è una tecnologia e un'idea in cui credono davvero. Questo non significa che non venderanno mai, ma influisce sul momento in cui potrebbero vendere e sui volumi”.

Maria Carola, CEO del crypto exchange StealthEX, ha dichiarato a Cointelegraph che questi creditori stanno scegliendo di tenere le loro monete “principalmente a causa delle aspettative di un futuro apprezzamento, puntando a rendimenti potenzialmente più elevati”.

Inoltre, ha aggiunto che liquidare subito i loro fondi “potrebbe comportare significative imposte sulle plusvalenze”, mentre conservarli potrebbe consentire agli investitori di “ritardare queste imposte o attendere condizioni di mercato più favorevoli”.