Secondo quanto riferito, il colosso della borsa valori statunitense Nasdaq avrebbe stretto una partnership strategica con Gemini, il crypto exchange fondato dai gemelli Winklevoss, al fine di accedere ai suoi servizi di custodia e staking.

Come riportato da Reuters in data odierna citando fonti vicine alla vicenda, Gemini si è assicurata Nasdaq come investitore strategico in vista del suo debutto in borsa con l'offerta pubblica iniziale (IPO).

Il crypto exchange prevede di raccogliere fino a 317 milioni di dollari attraverso l'IPO e ha concordato con Nasdaq l'acquisto di 50 milioni di dollari in azioni tramite un collocamento privato in concomitanza con l'offerta.

L'investimento si inserisce in una partnership strategica che consentirà a Nasdaq di integrare i servizi di custodia e stake di Gemini, mentre i clienti istituzionali di Gemini avranno accesso alla piattaforma Calypso di Nasdaq per gestire e monitorare il collaterale di trading.

Nasdaq incrementa gli sforzi per la tokenizzazione

Come riferiscono le fonti, i piani di partnership strategica sono soggetti alle condizioni di mercato e a possibili cambiamenti.

La notizia giunge subito dopo l'annuncio da parte del Nasdaq di un importante passo avanti nel settore dei titoli tokenizzati, ovvero versioni basate su blockchain delle azioni tradizionali.

L'exchange si è difatti rivolto alla Securities and Exchange Commission statunitense per emendare le norme sui titoli al fine di consentire il trading di titoli in forma tokenizzata. Il Nasdaq ha sostenuto che tali prodotti dovrebbero essere disponibili su operatori di mercato consolidati e regolamentati, opponendosi alle “piattaforme di trading isolate”. Si è inoltre espresso preoccupato per le numerose offerte di titoli statunitensi tokenizzati negoziati in Europa.

Gemini ha gestito un'offerta di questo tipo in Europa, lanciando titoli tokenizzati per azioni come Michael Saylor's Strategy (MSTR) a livello locale nel mese di giugno.

“I canali finanziari tradizionali sono di difficile accesso e necessitano di modernizzazione”, spiegava l'azienda all'epoca.

Cointelegraph ha contattato Nasdaq e Gemini per un commento sulla partnership riportata, ma senza ricevere alcuna risposta al momento della pubblicazione.