Soltanto un quarto dei consumatori tedeschi sarebbe disposto ad utilizzare Libra, la criptovaluta di Facebook.

Soltanto il 27% pianifica di utilizzare Libra

Stando ad un sondaggio condotto dalla rivista di economia Wirtschaftswoche e da Creditplus Bank AG, soltanto il 27% dei cittadini tedeschi di età pari o superiore ai 16 anni pianifica di utilizzare la stablecoin di Facebook per effettuare pagamenti, sia in patria che all'estero.

Il rimanente 73% non è invece interessato a Libra: il 42% perché non si fida di Facebook come azienda, mentre il 31% perché ha fiducia soltanto nelle valute controllate dallo Stato.

Il rifiuto di Libra nella fascia di età superiore ai 35 anni è significativamente più elevato rispetto ai consumatori più giovani. Il nuovo progetto di Facebook trova invece gran parte dei propri sostenitori nella fascia di età compresa fra i 22 e i 34 anni, dove quasi il 42% degli intervistati si è detto disposto ad utilizzare la stablecoin.

La Germania si opporrà a Libra

Lo scorso mese, il Ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che il governo desidera rafforzare il ruolo della Germania come importante centro tecnologico, promuovendo lo sviluppo dell'innovazione blockchain. Tuttavia, il paese rimane cauto riguardo alla prospettiva di valute digitali distribuite tramite il settore privato:

"Dobbiamo proteggere i consumatori e la sovranità dello Stato. Un elemento fondamentale della sovranità dello Stato è la distribuzione di valuta, non lasceremo che siano le aziende private ad occuparsi di questo compito."

La Francia 'non può tollerare' prodotti come Libra

Recentemente anche Bruno Le Maire, Ministro dell'Economia francese, si è scagliato contro Libra, sostenendo di non poterne tollerare l'esistenza:

"Non posso tollerare che uno degli strumenti più potenti di uno Stato sovrano, la sua politica monetaria, rientri nelle competenze di entità non soggette al controllo democratico. [...] La posizione della Francia è chiara: vogliamo che l'innovazione finanziaria rispetti la sovranità degli Stati. Né la sovranità politica né quella monetaria possono essere condivise con interessi privati."