Secondo un nuovo rapporto della società di gestione patrimoniale canadese Canaccord, il mining di Bitcoin (BTC) è diventato più decentralizzato e continua a diversificarsi.

Canaccord, che oltre alle sue attività finanziarie segue anche i settori di tecnologia blockchain e valute digitali, ha evidenziato una crescita nella distribuzione dell'hashrate del Bitcoin negli ultimi cinque anni.

Ciò, secondo il rapporto, riflette la competitività del mercato, che aiuta a rendere la criptovaluta più famosa al mondo meno vulnerabile agli attacchi.

Dal 2014, il numero di mining pool che contribuiscono all'elaborazione delle transazioni sulla rete Bitcoin sta crescendo in modo significativo.

Secondo i dati di Canaccord, nel 2014 la mining pool Ghash.io controllava circa la metà del mercato. Cinque anni dopo, nessuna pool singola controlla più del 19% dell'hashrate.

Ad avere l'hashrate più alto è Antpool, che insieme a ViaBTC appartiene al colosso del mining Bitmain. Il 2018 non è stato un ottimo anno per l'azienda, che tra licenziamenti e il crollo del mercato ha ridotto sensibilmente la sua quota di partecipazione al settore del mining.

Le statistiche sugli hashrate delle mining pool non sono tutte identiche, e variano di fonte in fonte. Secondo i dati di Blockchain.com, ad esempio, Antpool controllerebbe il 10,5% dell'hashrate globale, mentre secondo Bitaps si fermerebbe all'8,5%.

In generale, i dati indicano che l'hashrate della rete Bitcoin è migliorato rispetto al mese di novembre, quando il mercato del mining ha subito gli effetti del crollo dei prezzi delle criptovalute.