Il governatore della Repubblica di Buryatia, in Russia, ha firmato un decreto che autorizza la costruzione di un grande data center nella Siberia sudorientale. La struttura ospiterà una serie di attività hi-tech, tra cui un'impresa per il mining di Bitcoin (BTC).

Il centro, costruito da BitRiver, dovrebbe creare 100 nuovi posti di lavoro. Avrà in dotazione macchine ASIC di ultima generazione e richiederà circa un anno prima di essere completato. Oltre al mining, nella struttura verranno studiati Big Data ed Internet of Things. Si stima che l'investimento complessivo ammonti a 691 milioni di rubli, ovvero circa 900.000 dollari, provenienti da investitori americani, cinesi e giapponesi.

La Siberia è una delle località più interessanti al mondo per il mining di Bitcoin: l'abbondanza di risorse naturali comporta un prezzo dell'elettricità molto basso, e il suo clima gelido permette di raffreddare facilmente le macchine. Inoltre la sua vicinanza alla Cina, principale produttore di attrezzature per il mining, dovrebbe rendere piuttosto agevole la supply chain.

Restano però dei forti dubbi in merito all'inquadramento legale e regolamentare del mining nel Paese, che potrebbero ostacolare l'iniziativa.