In un atto introduttivo del giudizio depositato presso la Appellate Division del tribunale Supreme Court dello Stato di New York, il Pubblico ministero di New York Letitia James ha criticato duramente i tentativi messi in atto da Bitfinex e Tether per impedirle di condurre indagini sulle società.

Bitfinex e Tether sono coinvolte in un ciclo di indagini per aver effettuato un insabbiamento di natura contabile: in particolare, Bitfinex avrebbe indebitamente trasferito 625 milioni di dollari per occultare la mancanza di liquidità dell’exchange. 

Nell’atto depositato il 4 dicembre e reso noto il 12, il PM James ha osservato che Bitfinex e Tether starebbero tentando di interrompere “le indagini condotte dall’Ufficio del Pubblico ministero e vertenti su eventuali condotte fraudolente relative a titoli e commodity”. 

I legali di Bitfinex e Tether hanno fatto seguito all’atto di James specificando che il PM non ha alcun diritto di condurre indagini sulle società perché "i Tether non sono né titoli né commodity”. 

Ciononostante il PM James nel suo atto ha rilevato che le società non sono state in grado per la seconda volta di soddisfare la “soglia incredibilmente elevata” di requisiti che permetterebbero di interrompere le indagini del PM una volta avviate. James non ha utilizzato mezze misure:

“È assurdo che gli aventi causa critichino l’adeguatezza delle pretese avanzate [dall’Ufficio del PM] allorquando gli stessi si sono rifiutati di divulgare documenti e informazioni legati in maniera diretta alla loro responsabilità.”

Nello specifico James ha sostenuto che Bitfinex e Tether stessero di fatto tentando di far volgere al termine il giudizio quando quest’ultimo nella realtà ancora non è stato avviato: al momento vi sono in corso solo delle indagini che potrebbero portare a un futuro giudizio.

Bitfinex e Tether non seguono il provvedimento del giudice

Ormai sono più di 8 mesi che il tribunale, tramite un provvedimento, ha intimato a Bitfinex e Tether di depositare tutta la documentazione rilevanti ai fini delle indagini. 

Tuttavia, stando all’atto depositato da James, Bitfinex e Tether continuano a non seguire tale provvedimento di fatto non depositando alcuna documentazione che provi o meno la loro responsabilità. James aggiunge: 

"Nessun principio di legge o norma procedurale permette a una persona sottoposta a indagini di non collaborare a tali indagini, tanto più a fronte anche dell’emissione di un legittimo provvedimento del giudice."

A tali affermazioni Bitfinex e Tether hanno risposto sostenendo di aver prodotto già 70.000 pagine di documentazione e che il PM si sta attaccando a tutto pur di avviare il giudizio. I legali della società osservano: 

“Alla luce della prolungata fase di raccolta prove, la vera ragione per cui il PM non è in grado di trovare prove è che queste non esistono.”

Bitfinex e Tether: i clienti conoscono i rischi legati all’investimento

In their filing, lawyers for Bitfinex and Tether lawyers also made the provocative argument that, because the companies are private, they do not need to inform customers of risks to their deposits, despite claiming that Tether had been “fully backed” by reserves of US dollars. They wrote:

“Customers who choose to buy virtually currencies are obviously well-aware that, in doing so, they are not placing their money in FDIC-backed traditional bank accounts, or investing in public companies that issue quarterly SEC reports.”

Nell’atto presentato dai legali di Bitfinex e Tether si esplicita un’argomentazione provocatoria secondo la quale, poiché le società sono private, non comunicano ai clienti i rischi legati al deposito di fondi nonostante i Tether siano “completamente supportati” da riserve di dollari statunitensi. Nell’atto si legge: 

“I clienti che scelgono di comprare valute digitali sono chiaramente ben a conoscenza che, facendo questo, non stanno collocando fondi su conti bancari tradizionali garantiti dalla FDIC o investendo in società statali che emettono rapporti trimestrali ai fini della vigilanza SEC.”

Presunto insabbiamento di centinaia di milioni

L’attuale battaglia legale ha avuto inizio quando il PM James ha asserito che Bitfinex, la società madre iFinex e Tether Limited, nonché altre persone giuridiche ad esse correlate avrebbero violato le leggi di New York per presunta condotta fraudolenta ai danni degli investitori in crypto residenti nello Stato. Stando al PM, Bitfinex avrebbe preso in prestito 850 milioni di dollari da Tether per insabbiare una perdita mai divulgata agli investitori. 

Ad ottobre il PM della circoscrizione giurisdizionale meridionale dello Stato di New York ha formulato tre imputazioni in capo al responsabile del controverso servizio di gestione di pagamenti basato a Panama. Infatti, stando a Bitfinex, Crypto Capital avrebbe “trattato determinati fondi per conto di Bitfinex per diversi anni”.