Secondo quanto riferito, il governo nigeriano approverà presto una legge che riconoscerà l'utilizzo di Bitcoin (BTC) e di altre criptovalute come mezzo per tenersi al passo con le "pratiche globali".

La notizia è stata riportata ieri dalla testata nigeriana Punch Newspapers, a seguito di un'intervista con il presidente della commissione per i mercati dei capitali della Camera dei Rappresentanti, Babangida Ibrahim.

Il rapporto affermava che, se il disegno di legge Investments and Securities Act 2007 (Amendment) fosse stato firmato, avrebbe permesso alla Securities and Exchange Commission locale di "riconoscere le criptovalute e altri fondi digitali come capitale da investire".

Ibrahim ha sottolineato la necessità per la Nigeria di tenersi al passo con le tendenze e gli sviluppi dei mercati dei capitali:

"Come detto in precedenza durante la seconda lettura, in Nigeria abbiamo bisogno di un mercato dei capitali efficiente e dinamico. Per farlo, dobbiamo essere al passo con le pratiche globali".

Il rapporto giunge quasi 24 mesi dopo il divieto dei crypto asset di febbraio 2021, con la Banca Centrale della Nigeria (CBN) che ordinò agli exchange ed ai provider di servizi nigeriani di cessare ogni attività, incaricando le banche di chiudere i conti di qualsiasi individuo o entità trovata a svolgere attività di trading.

Ma Ibrahim – presidente della Nigeria tra il 1985 e il 1993 – insiste sul fatto che l'approvazione della legge non si tratta di una inversione ad U sul divieto, ma piuttosto una revisione secondaria di ciò che rientra nell'ambito dei poteri della CBN:

"Non si tratta di revoca del divieto, ma di ottenere conformità: ciò che è legale e ciò che rientra nel framework delle nostre operazioni in Nigeria".

"Quando le criptovalute sono state inizialmente vietate in Nigeria, la CBN ha scoperto che la maggior parte di questi investitori non utilizza nemmeno conti locali. Quindi, non rientrano nella giurisdizione della CBN. Poiché non utilizzano conti locali, non c'è modo per la CBN di controllarli", ha illustrato.

Se la legge verrà approvata, saranno apportate modifiche alla legge nigeriana sugli investimenti e i titoli del 2007.

Oltre all'attribuzione del riconoscimento legale a Bitcoin ed alle criptovalute, la legge delineerà i ruoli normativi della Banca Centrale della Nigeria e della Securities Exchange Commission (SEC) locale relativamente alle valute digitali.

La legge fa seguito allo scarso interesse dimostrato per la moneta digitale emessa dalla banca centrale nigeriana, la eNaira, che ad ottobre – 12 mesi dopo il suo lancio – ha ottenuto un tasso di adozione dello 0,5%.

Anche gli sforzi del governo nigeriano per reprimere l'attività delle criptovalute sono stati decisamente inefficaci, considerando che l'adozione ha continuato a crescere dopo il divieto imposto a febbraio 2021.

Da gennaio ad agosto dello scorso anno, i nigeriani hanno superato gli Stati Uniti nel volume di scambi di Bitcoin e, nello stesso periodo, sono stati più propensi a cercare "Bitcoin" su Google rispetto ai cittadini di qualsiasi altro Paese.

Secondo uno studio di aprile condotto da CoinGecko, i residenti nigeriani sono anche risultati essere la nazione più curiosa sull'argomento. Ciò non sorprende, constatando che i nigeriani continuano a combattere l'inflazione dilagante ed il malessere economico.

A settembre, infine, la Nigeria ha avviato le prime discussioni con il crypto exchange Binance, al fine di sviluppare una zona economica crypto favorevole, con l'obiettivo di sostenere le imprese del settore nella regione.