Temasek, società d'investimento statale di Singapore, ha rivelato che, nonostante gli otto mesi di due diligence effettuati nel 2021, non sia mai emerso alcun segnale di pericolo significativo relativamente alle finanze di FTX prima di decidere di investire 275 milioni di dollari nel crypto exchange, ormai fallito.

In un post odierno la società con sede a Singapore, come molti – oltre un milione – altri creditori di FTX, si è detta spiazzata dal crollo di FTX e dalle ripercussioni in corso:

"La tesi del nostro investimento in FTX era quella di investire in un exchange di asset digitali leader che ci fornisse un'esposizione agnostica ai protocolli e neutrale rispetto al mercato delle criptovalute, con un modello di reddito su commissioni e nessun rischio di trading o di bilancio."

Prima di decidere di investire 210 milioni di dollari per una quota dell'1% in FTX International e 65 milioni di dollari per una quota di minoranza dell'1,5% nella sua entità FTX US, con sede negli Stati Uniti, attraverso due round di finanziamento, Temasek sostiene di aver condotto una "due diligence approfondita" da febbraio ad ottobre 2021.

Stando a quanto riportato da Temasek, sarebbero stati esaminati i bilanci certificati di FTX, studiando il rischio normativo associato ai provider di servizi del mercato finanziario delle criptovalute e richiedendo la consulenza di specialisti legali e di cybersicurezza esterni, con una revisione legale e normativa intrapresa per gli investimenti.

Come ulteriore precauzione, l'azienda ha dichiarato di aver intervistato persone con familiarità con FTX, tra cui dipendenti, operatori del settore e altri investitori.

"Riconosciamo che, sebbene i nostri processi di due diligence possano mitigare alcuni rischi, non è possibile eliminarli del tutto", ha dichiarato la società.

"Da questo investimento risulta evidente che forse la nostra fiducia nelle azioni, nel giudizio e nella leadership di Sam Bankman-Fried, formatasi grazie alle nostre interazioni con lui ed alle opinioni espresse nelle nostre discussioni con altri, sembra essere stata mal riposta".

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Secondo Temasek, stima che il suo investimento in FTX sia stato pari allo 0,09% del valore del suo portafoglio di oltre 293 miliardi di dollari, e che nessuno degli investimenti divulgati coinvolge le crypto: nonostante le voci, l'azienda dichiara di non avere "alcuna esposizione diretta in criptovalute."

"Continuiamo a riconoscere il potenziale delle applicazioni blockchain e delle tecnologie decentralizzate per trasformare i settori e creare un mondo più connesso. Tuttavia, gli eventi recenti hanno dimostrato ciò che abbiamo identificato in precedenza: la nascita dell'industria blockchain e delle criptovalute e le innumerevoli opportunità, ma anche i rischi significativi, che ne derivano".