Secondo quanto riportato da Bloomberg il 19 marzo, il famoso produttore di GPU Nvidia prevede di completare le vendite delle sue rimanenze di magazzino, accumulate in vista della forte domanda dal settore del mining, entro il Q1 2019.

L'azienda, dopo la massiccia crescita osservata dal 2016 al 2018 dovuta in particolare alla domanda di hardware per il mining di criptovalute, è stata duramente colpita dal prolungamento del mercato ribassista, registrando la peggior performance dell'indice S&P 500.

Secondo Colette Kress, CFO della società californiana, Nvidia riuscirà a smaltire il grosso numero di rimanenze, mantenendo delle entrate in linea a quelle del 2018, o leggermente inferiori.

L'eccesso di magazzino, rivelato dopo il rilascio del rapporto per il Q3, era stato descritto dal CEO Jensen Huang come "sbornia post-crypto". Secondo la CNBC, nel 2018 la divisione dati di Nvidia non è riuscita a soddisfare le aspettative di Wall Street, nonostante le sue entrate siano cresciute del 58%.

Secondo Bloomberg, Huang starebbe ora cercando di convincere Wall Street che le entrate della compagnia miglioreranno rapidamente grazie ad un'impennata in tre anni, una volta smaltite le eccedenze.

I casi di aziende del settore del mining colpite dal mercato ribassista sono diversi: ad esempio, il produttore cinese di ASIC Bitmain ha dovuto chiudere alcuni uffici e licenziare una grossa fetta di personale.