La Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York ha posticipato l'udienza relativa alla denuncia della Securities and Exchange Commission (SEC) contro il Telegram Open Network (TON) e il suo token Gram.

Questa settimana Telegram ha risposto alle accuse della SEC, sostenendo che il token Gram non può essere considerato un titolo azionario e che il tribunale dovrebbe respingere la richiesta dell'organo di regolamentazione per un'ingiunzione preliminare.

Udienza in tribunale posticipata al 2020

L'udienza di Telegram sarebbe dovuta avvenire in data 24 ottobre. Tuttavia, un nuovo ordine del tribunale stabilisce che l'udienza verrà posticipata al 18 e 19 febbraio del prossimo anno:

"Il tribunale ordina agli imputati di non offrire, vendere, consegnare o distribuire 'Gram' ad alcuna persona o entità fino alla conclusione dell'udienza prevista per il 18 e 19 febbraio 2020, salvo ulteriori ordinanze da parte del tribunale o un accordo fra le parti."

Non soltanto la SEC accusa Telegram di aver violato con la propria Initial Coin Offering (ICO) le leggi degli Stati Uniti relative alla distribuzione di titoli azionari, ma sta anche tentando di ottenere un'ingiunzione preliminare per impedire all'azienda di compiere ulteriori violazioni.

Da 18 mesi Telegram tenta di ottenere un riscontro dalla SEC

Pare che Telegram abbia tentato di ottenere un riscontro chiaro da parte della SEC, sia per quanto riguarda la blockchain TON che per il token Gram, per ben diciotto mesi. La compagnia sostiene inoltre che la SEC ha deciso di intraprendere la strada della denuncia perché aveva promesso che avrebbe rimborsato gli investitori nel caso in cui TON non fosse stato lanciato entro il 31 ottobre:

"Nonostante la SEC sappia da 18 mesi che, nel caso in cui TON Blockchain non fosse stata lanciata entro il 31 ottobre 2019 Telegram sarebbe obbligata in base ai propri accordi con acquirenti privati di restituire tutti i fondi raccolti, la SEC (1) non ha mai richiesto di posticipare il lancio di TON Blockchain; (2) non ha mai informato Telegram della sua intenzione di richiedere un provvedimento ingiuntivo; (3) ha atteso fino all'ultimo istante per presentare una mozione e interrompere il lancio."