Adrian Orr, governatore della banca centrale neozelandese, ha criticato le stablecoin, affermando che non sono un sostituto del denaro fiat e "non sono stabili".
Il 12 Febbraio, parlando davanti a una commissione parlamentare per le finanze, Orr ha commentato che le stablecoin sono "i più grandi equivoci" e "ossimori".
Orr stava rispondendo alla domanda se la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) fosse preoccupata per le valute digitali decentralizzate e le stablecoin, alla quale ha replicato che la banca era "criticamente preoccupata".
"Bitcoin non è né un mezzo di scambio, né una riserva di valore, né un'unità di conto, eppure la gente cerca di usarlo come tale", ha dichiarato.
"Allo stesso modo le stablecoin, credo, sono il più grande equivoco [...] Le stablecoin non sono stabili. Sono valide solo quanto il bilancio della persona che offre quella stablecoin".
Le valute Fiat, come il dollaro neozelandese, esistono perché hanno alle spalle il sostegno del parlamento "e un'istituzione credibile come una banca centrale indipendente per mantenere un'inflazione bassa e stabile", ha aggiunto.
"La cosa più importante che possiamo fare è essere il più possibile trasparenti e schietti. Si tratta di monete speculative, non di valuta e non di contanti della banca centrale", ha aggiunto.
Orr ha affermato che questo è il motivo per cui c'è una spinta normativa sulle stablecoin e ha citato il Regno Unito come una giurisdizione che sta "andando molto forte".
Ad Agosto 2023, un report parlamentare neozelandese ha sconsigliato una regolamentazione affrettata delle criptovalute. Il report metteva in guardia dal cercare di regolamentare troppo presto e offriva una serie di raccomandazioni, come la creazione di "linee guida coerenti e omogenee sul trattamento degli asset digitali ai sensi della legge vigente".
Secondo un report del Luglio 2023, attualmente la Nuova Zelanda sta esplorando "opzioni di progettazione high-level per la CBDC, oltre ai relativi costi e benefici".