In un articolo di opinione pubblicato martedì dal Financial Times, l’Acting Comptroller of the Currency, Brian Brooks, ha presentato la necessità di riconfigurare le normative bancarie per l’era degli algoritmi.

Brooks, attualmente alla guida dell’Office of the Comptroller of the Currency della tesoreria statunitense, ha paragonato le normative bancarie esistenti al codice stradale. Proseguendo con l’analogia, ha descritto i progetti della finanza decentralizzata come automobili a guida autonoma:

“Proprio come il codice stradale originale ci proteggeva da altri conducenti, le nostre attuali regolamentazioni bancarie esistono principalmente per prevenire errori umani.”

Il tono generale del testo indica che Brooks è fiducioso nella capacità del settore bancario di rinnovarsi e scoprire come sfruttare a proprio vantaggio gli algoritmi per eliminare parzialità e frode, cosa che a suo avviso risulterà molto più semplice che cercare di estirpare gli stessi problemi da banchieri umani.

Brooks conclude:

"Saremo in grado di inaugurare un futuro in cui elimineremo l’errore, porremo fine alla discriminazione e raggiungeremo un accesso universale per tutti? Ottimisti come me credono di sì.

Quanto sarebbe diverso il settore bancario statunitense di oggi se regolatori, banchieri e legislatori fossero audaci come le case automobilistiche di 10 anni fa?”

L’OCC supervisiona e dirige le banche nazionali. Ex leader del team legale di Coinbase, Brooks è stato un grande proponente dell’integrazione di tecnologia crypto nel sistema di pagamento nazionale. Sotto la sua guida, l’OCC ha recentemente autorizzato le banche nazionali a gestire nodi e pagamenti di stablecoin.

Inoltre, Brooks si è impegnato per istituire un registro nazionale dedicato alle istituzioni non depositarie, con l’obiettivo specifico di fornire alle imprese fintech la possibilità di ottenere un’autorizzazione nazionale invece di doversi rivolgere singolarmente ad ogni Stato negli USA.

Verso la fine di dicembre, però, le autorità di regolamentazione hanno contrattaccato con un'azione legale, definendo il “registro non bancario” dell’OCC un abuso di potere federale. Nell’articolo di ieri, forse Brooks si riferiva a questi problemi con i legislatori statali quando ha scritto:

"C’è inoltre il rischio che, in mancanza di chiarezza normativa a livello federale, gli Stati americani si adoperino per colmare il vuoto e creino un mosaico di normative incoerenti che impedisca il corretto sviluppo di un mercato nazionale.”

A novembre, il presidente statunitense Trump ha nominato Brooks per la posizione di Full Comptroller, ma il Senato non ha mai portato avanti la sua nomina. Con l’arrivo la prossima settimana della nuova amministrazione, il mandato di Brooks presso l’OCC dipenderà dalla nomina da parte di Biden.