Lunedì sera, Office of the Comptroller of the Currency del Tesoro americano ha dichiarato ufficialmente che le banche nazionali sono autorizzate a gestire nodi indipendenti per le reti a registri distribuiti

La lettera interpretativa dell'OCC dice che le banche "possono utilizzare le nuove tecnologie, compresi gli INVN [Indipendent Node Verification Network] e le relative stablecoin, per svolgere le funzioni consentite alle banche, come le attività di pagamento". 

A fronte di una notevole incertezza sul futuro delle stablecoin, l'annuncio dell'OCC è una grande novità. L'ufficio, tuttavia, avverte che ci sono rischi informatici inerenti all'utilizzo di tale tecnologia: 

"Le banche devono anche essere consapevoli dei potenziali rischi legati alla conduzzione di attività connesse agli INVN, compresi rischi operativi, di compliance e di frode. Le nuove tecnologie richiedono una competenza tecnologica sufficiente a garantire che le banche possano gestire questi rischi in modo sicuro e solido."

Brian Brooks, che in passato ha guidato il team legale di Coinbase, è da maggio il Comptroller of the Currency in carica. Durante il suo mandato, l'ufficio ha emanato una serie di direttive che autorizzano le banche ad essere più attive nel mercato crypto e, più recentemente, impediscono loro di tagliare i servizi ad imprese legalmente autorizzate ad operare, comprese quelle crypto. 

La principale lobby del settore, la Blockchain Association, ha sottolineato:

"La lettera afferma che le blockchain hanno lo stesso status di altre reti finanziarie globali, come SWIFT, ACH e FedWire".

Tali meccanismi di pagamento internazionali hanno dovuto affrontare la serrata concorrenza dei pagamenti blockchain negli ultimi anni

Le nuove linee guida fanno seguito a quanto fatto da un altro gruppo di regolatori appena prima di Natale, che ha definito direttive per gli operatori di stablecoin. 

Il tema dello status legale delle stablecoin negli Stati Uniti ha assunto un ruolo di grande importanza nell'ultimo mese, soprattutto dopo che la deputata Rashida Tlaib ha presentato una proposta di legge che sembrava proibire qualsiasi operazione svolta con stablecoin, compresi i privati che gestiscono, ad esempio, i nodi di Ethereum che elaborano le transazioni DAI.