Ieri Bitcoin (BTC) ha riassorbito parte del dump verificatosi il giorno precedente, rimbalzando vicino ai 50.000 dollari. Di seguito, riportiamo i pareri di diversi analisti.

BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView
BTC/USD, grafico candele a un'ora (Bitstamp). Fonte: TradingView

I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano meno volatilità in BTC/USD su Bitstamp, consolidatosi a seguito della correzione scaturita probabilmente dalla forte liquidazione:

"Breve sintesi di ciò che è successo ieri sera:

L'open interest accumulato per settimane, un regime di finanziamento positivo e la bassa liquidità del fine-settimana (quindi con book order esigui) hanno scatenato una tempesta perfetta per una forte liquidazione di posizioni long.

Queste vendite forzate sono state eseguite su order book limitati, da qui il drawdown."

Per alcuni, tuttavia, c'erano tutte le ragioni per rimanere cauti e non escludere un'altra correzione. "Sprofondiamo ancora una volta. Crypto Twitter se la fa addosso e vende. Ma miracolosamente viene ricomprato", prevede Lex Moskovski, CIO di Moskovski Capital.

"Consolidamento, con uno lento recupero verso l'alto".

Questa lenta scalata vedrà adesso diversi livelli di supporto significativi da riconquistare: i 50.000 e i 53.000 dollari, coincidenti con la capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari, e i vari precedenti massimi storici.

Nel frattempo, il trader e analista Rekt Capital evidenzia la recente rottura al ribasso della media mobile esponenziale a 200 giorni (EMA), linea di supporto che reggeva il prezzo da agosto:

"Attualmente, #BTC è al di sotto della 200-day EMA."

Paragonando l'attuale situazione all'ultimo retest della 200EMA a fine settembre, Rekt Capital ha evidenziato come questo crollo sia in realtà molto lieve se comparato a quelli precedenti:

"Sei sopravvissuto al -84,5% del bear market di BTC, al crollo del -63% a marzo 2020 e a quello del -53% a maggio 2021. Sopravviverai anche a questo crash".

La liquidazione è bastata?

Uno sguardo allo status quo sui mercati dei derivati palesa tassi di finanziamento neutrali o leggermente negativi al momento della stesura, una differenza evidente rispetto a pochi giorni fa.

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Una fetta significativa dell'open interest sui futures è stata spazzata via durante il deleveraging, con oltre 2,5 miliardi di dollari liquidati. La domanda che tutti adesso si pongono è se la liquidazione sia stata abbastanza per garantire un ritorno ad una crescita costante:

"L'open interest è stato liquidato abbastanza?"