Steven Waterhouse, socio fondatore di Pantera Capital, ha svelato che uno dei suoi più grandi rimpianti è non aver investito nella Initial Coin Offering (ICO) di Ethereum (ETH)

Waterhouse ha conseguito il suo dottorato presso l'Università di Cambridge nel 1997. Ha lanciato diverse imprese prima di entrare a far parte nel 2013 del Fortress Investment Group, dove ha incontrato Mike Novogratz.

Inizialmente la sua idea era di creare un fondo per criptovalute all'interno di Fortress: non è tuttavia riuscito a portare a termine questo progetto ed è pertanto divenuto un socio fondatore di Pantera Capital, nella quale Fortress ha poi investito. Attualmente ricopre il ruolo di CEO di Orchid (OXT), un servizio VPN decentralizzato.

I massimalisti di Bitcoin non sono buoni consulenti

Secondo Waterhouse, il suo errore più grande è stato non credere in Ethereum. Aveva l'opportunità di investire nella ICO, ma la sua vicinanza agli sviluppatori di Bitcoin (BTC) ha oscurato il suo giudizio:

"Non direi che eravamo massimalisti di Bitcoin, era più qualcosa del tipo... forse questa gente che lavora su Bitcoin riuscirà a venirne a capo.

E questi ragazzi anarchici che fanno una crowd sale... non funzionerà davvero, giusto? Eravamo abbastanza vicini da essere esposti al progetto, ma non abbiamo investito. È stato un errore."

Un rimpianto del tutto comprensibile, dato che il prezzo iniziale di Ether era di appena 1$ e nel gennaio del 2018 venne raggiunto un picco di oltre 1.400$.

Waterhouse ha imparato dai suoi errori

Ma Waterhouse sostiene di aver imparato dal proprio errore. Qualche anno più tardi, quando il mercato delle ICO era in forte espansione con numerose offerte di token ERC20, i massimalisti di Ethereum avevano consigliato a Waterhouse di non investire in questi progetti:

"E poi i miei amici massimalisti di Ethereum mi hanno messo in guardia, mi hanno detto che queste cose ERC20 non sarebbero andate da nessuna parte e che avrei dovuto usare soltanto Ethereum.

E io ero tipo 'Non lo so, forse questo ha del potenziale'. Poi mi sono ricordato di quando ho perso l'opportunità di Ethereum. Così mi sono lanciato, ed è stata la scelta giusto."

Nonostante i continui ritardi nello sviluppo di Ethereum, Waterhouse continua ancora a credere che si tratti del progetto di gran lunga più promettente:

"Continuo a credere nelle piattaforme decentralizzate per contratti intelligenti, e penso che Ethereum sia il massimo esempio di ciò dal punto di vista dello sviluppo.

Se siete mai stati al DevCon e lo comparate a qualsiasi altra conferenza dedicata agli sviluppatori, capirete di cosa sto parlando. Ci sono moltissimi più sviluppatori che lavorano su Ethereum."