Secondo quanto riportato nella giornata di oggi da Ripple sul suo sito ufficiale, ben 13 nuove istituzioni finanziarie si sarebbero iscritte alla rete di pagamenti RippleNet, portando il numero totale di clienti a più di 200.

Le nuove istituzioni provengono da varie nazioni, tra cui Svezia, Inghilterra e Kuwait, e fanno salire ad oltre 40 il numero di paesi serviti dal network. Il post sul blog di Ripple specifica che cinque delle nuove arrivate (JNFX, SendFriend, Transpaygo, FTCS ed Euro Exim Bank) utilizzeranno XRP, l'asset digitale di Ripple, come liquidità nei pagamenti cross-border dei propri clienti.

Le altre istituzioni entrate a far parte di RippleNet, come CIMB o Olympia Trust Company, utilizzeranno la tecnologia di Ripple per l'elaborazione di pagamenti istantanei e più trasparenti.

Nel post, il CEO di Ripple Brad Garlinghouse ha sottolineato che RippleNet acquisisce circa due o tre nuovi clienti a settimana, registrando solo nel 2018 un incremento dei clienti che inviano pagamenti in tempo reale del 350%.

Durante un'intervista alla CNBC, Garlinghouse ha affrontato la questione della volatilità, spesso tirata in ballo quando si parla di pagamenti in cripto, affermando che anche le valute estere possono essere altrettanto volatili:

"In media una transazione Swift richiede tre giorni, ma in realtà stiamo parlando di giorni lavorativi. Rischi di essere esposto alla volatilità delle monete fiat, dato che i mercati sono chiusi durante il weekend."

A marzo, è stata completata con successo la proof of concept del sistema blockchain di SWIFT. La sperimentazione poneva particolare attenzione ai conti "Nostro", ossia quei conti correnti dovuti all'iniziativa del correntista nazionale e perciò liquidabili dal corrispondente in moneta forestiera. Alla fine di novembre, SWIFT India ha inoltre stretto una partnership con un'impresa fintech per testare una rete a ledger distribuito (DLT) con l'obiettivo di aumentare l'efficienza e la sicurezza dei prodotti finanziari.